Non profit

Buona Pasqua a tutti, tranne che ai burocrati

di Paolo Massobrio

Siamo alla vigilia del rinnovo del Parlamento europeo e mi viene un dubbio: i padroni dell’Europa, che non sono i politici che eleggiamo, ma i burocrati della cosiddetta “Commissione”, fanno apposta a esasperare gli animi? Nel giro di una settimana hanno proposto di mischiare il vino bianco con il vino rosso per fare il rosato comodo, e poi di togliere ogni obbligo, nelle bibite a base di arancia, della presenza di succo derivante dal frutto. E poi cosa dobbiamo aspettarci? La bistecca di plastica e il vino fatto col piccolo chimico? Nello stesso giorno dell’aranciata “comunitaria”, il cui termine sta diventando sinonimo di scarsa serietà, arriva un’altra notizia sconcertante. E questa volta è di un nutrizionista che ha avuto anche l’onore del Times. Si chiama John Naish e considera la mente dell’uomo «gastrofila», ossia improntata alla soddisfazione della fame. Dice: «Passiamo la vita aspettando i morsi della fame e mangiando per sedarli». A peggiorare le cose, ci sarebbero il bombardamento mediatico sul cibo e lo stesso parlar di diete che – secondo il nutrizionista – ottiene l’effetto contrario, finendo per stimolare l’appetito. L’unica via di scampo sarebbe quella di mangiare in modo monotono e regolare, così da spegnere ogni desiderio.
Ma come si fa a progettare di spegnere il desiderio dentro di noi? Sembra di leggere le stesse inique leggi dell’Unione Europea che considerano l’uomo e la sua impresa come una macchina, senz’anima. Anzi, il professor Naish potrebbe diventare il consulente interplanetario dell’alimentazione mondiale, che quando arriverà a una pillola uguale per tutti avrà risolto ogni dilemma, persino il buco nell’ozono. Peccato che in quel pacco dono che è la vita, ci siano dentro anche il piacere, il desiderio, il gusto, la bellezza. Certo, uno vorrebbe vivere sempre di piacere, cancellando anche l’attesa, che poi è il tema di questa settimana che apre alla Pasqua. Ma qui, più che i testi di Naish, bisognerebbe andare alla regola di San Benedetto, per capire il senso della misura. Buona Pasqua a tutti: senza cali di desiderio!


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