Natale 2015 – Capodanno 2016
Care amiche, cari amici,
la mia famiglia ha antiche radici marinare. Mio padre, ultimo “capitano de mar” della sua stirpe è salpato quest’anno facendo rotta verso l’infinito. Da lui ho tratto l’insegnamento “traccia la tua rotta verso orizzonti lontani e poi mantieni ferma la barra in quella direzione”, e ho appreso la generosità, anche le sue ultime parole sono state: “C’è qualcosa che possa fare per te?”
Oggi l’umanità non naviga in acque tranquille, e sembrerebbe che abbia perso la bussola. Inebetita dal mantra della crescita economica, che obbliga incessantemente a consumare in modo indiscriminato, indipendentemente dai veri bisogni delle persone e delle comunità, l’umanità è schiava di interessi economici globalizzati e soffre le conseguenze di quel modello di “sviluppo”: crescenti disuguaglianze nella distribuzione delle risorse, conflitti armati e tensioni sociali, degrado ambientale, drammatici cambiamenti climatici.
Confrontandomi con i miei amici più giovani ne condivido la necessità di poter sognare e progettare un avvenire diverso. Per questo auguro a noi tutti di non rassegnarci a un mondo che non è come lo vorremmo. C’è sicuramente qualcosa che possiamo fare per gli altri, per l’umanità intera e quella che c’è in ogni persona, per il Pianeta che è di tutti e al quale tutti apparteniamo. Immaginiamo un futuro diverso e sapremo anche disegnare la rotta verso quell’orizzonte. Teniamo ferma la barra etica dei nostri valori e navigheremo certamente nella giusta direzione. Auguri! e … Buon vento nel 2016!
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