Volontariato
Buon compleanno Casa Chiaravalle
Si festeggia domenica 2 giugno il primo anno di attività della realtà sociale che abita il più grande bene confiscato della Lombardia. Un pomeriggio e una serata per condividere il percorso fatto nel segno della solidarietà, della promozione culturale e della tutela ambientale. Giochi, musica e teatro per questa festa aperta a tutti che porta in scena la riflessione teatralizzata sulla mafia “Parole d’onore” di Attilio Bolzoni
Lo affermano con forza da un anno: i beni confiscati sono beni comuni, cioè della collettività. Così a dodici mesi di distanza dal taglio del nastro ( qui la news) Casa Chiaravalle domenica 2 giugno spalanca le sue porte alla cittadinanza per una festa di compleanno speciale. Un evento nel segno del racconto e della condivisione del percorso fatto in questo primo anno di vita trascorso nel segno della solidarietà, della promozione culturale e della tutela ambientale e per affermarsi come esempio di diffusione del valore dell’antimafia sociale e dello sviluppo di un’economia civile. A sottolineare la funzione pubblica e sociale di beni come questi confiscati alla criminalità organizzata che devono essere risorse capaci di attivare processi virtuosi sul territorio circostante e sulle persone che lo abitano.
Lavorando in questa direzione Casa Chiaravalle, gestita da Passepartout Consorzio di Imprese Sociali, in continuità con quanto fatto sinora ha allargato i propri “orizzonti” di accoglienza e declinato la propria vocazione attraverso nuove attività di promozione culturale con l’obiettivo di far convivere soluzioni sociali e imprenditoriali diversificate che permettano il costante miglioramento di questa realtà, sempre più aperta verso la città di Milano.
Come spiega una nota quella di domenica 2 giugno è anche “l’occasione per spiegare perché Casa Chiaravalle abbia scelto scientemente di non aderire al bando dell’accoglienza della Prefettura di Milano e fare ricorso al Tar del Lazio insieme ad altre cinque cooperative sociali della Lombardia, uscendo di fatto dal sistema dei Cas e aprendo i propri spazi a un nuovo tipo di accoglienza e a persone con diverse fragilità”.
«La decisione di non aderire al bando della Prefettura e presentare ricorso al Tar è la nostra democratica risposta al decreto sicurezza e all’impostazione dei nuovi bandi, culturalmente e socialmente sbagliati oltre che economicamente insostenibili», spiega il presidente di Passepartout Silvia Bartellini. «La forza che vogliamo continuare a mettere in campo non può trascurare la professionalità degli operatori che si sostiene attraverso contributi pubblici adeguati, ma anche azioni di economia civile volte alla valorizzazione di luoghi di accoglienza simbolici come Casa Chiaravalle. Valorizzazione che non può prescindere dalla condivisione con i cittadini di eventi culturali. Mettendo in comunicazione pubblico e privato e rimanendo quelli che siamo nel nome dell’integrazione, potremo dire di aver lanciato una sfida che fonda le proprie radici nella cultura di assistenza ma che da quella cultura si deve emancipare».
Passapartout con l’associazione Amici di Casa Chiaravalle, come per l’inaugurazione del 20 maggio 2018 invita la città di Milano a fare festa insieme. La giornata inizierà con l’apertura delle cucine per il pranzo (ore 12,30) , proseguirà con un pomeriggio dedicato alle famiglie e ai bambini con giochi e laboratori (ore 15) e si concluderà con una serata che, grazie alla collaborazione con Zolfo Editore, vedrà andare in scena lo spettacolo "Parole d’Onore" di Attilio Bolzoni, giornalista e autore di importanti inchieste sulla mafia siciliana e sul Mezzogiorno d'Italia.
Un evento nell’evento che – dopo l’aperitivo equo e solidale delle ore 18,30 andrà in scena alle ore 20 – coniuga la vocazione pubblica di beni confiscati come Casa Chiaravalle e la cultura antimafia che questi luoghi devono diffondere tra le persone e nel territorio che li accoglie. Lo spettacolo, di e con Attilio Bolzoni e con Marco Gambino è all’aperto e a ingresso gratuito.
La giornata si concluderà con il Dj set di Alessandro Ingrosso.
Immagini di ©Antonio Martella
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