Cultura

Bullismo: da Lecce il clamoroso successo dei “bulliziotti” di Mabasta

Tutto è nato in una prima classe del Tecnico Commerciale Costa della città salentina. Un'idea semplice: incaricare un ragazzo per classe di fare da referente per i compagni che dovessero subire atti di bullismo. Li hanno chiamati "bulliziotti" e ora li vogliono copiare in tanti. Con i complimenti del ministero

di Gabriella Meroni

L’ultimo a interessarsi di loro, tanto da volerli incontrare personalmente lo scorso 20 maggio, è stato lo scrittore e regista Ivan Cotroneo, autore del del libro e film “Un Bacio”. Ma loro, i giovanissimi studenti della prima A dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce (nella foto), sono ormai abituati ai riflettori, quantomeno a quelli regionali: in Puglia infatti non si fa che parlare di loro e del loro progetto MABASTA contro il bullismo. Un acronimo efficace – Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti – che ha avuto un successo clamoroso: quasi 18mila like su facebook alla pagina dedicata e una grande attenzione da parte dei media, del governo e di altre scuole, pronte a settembre a copiare il progetto.

L’iniziativa parte assolutamente dal basso, da un gruppo di ragazzini di prima superiore coordinati dal prof di informatica Daniele Manni, che hanno però motivazioni importanti e una strategia semplice: trasformare gli studenti in “guardiani” dei deboli e disinnesco dei bulli. Li hanno chiamati “bulliziotti”, ovvero compagni (almeno uno per classe) cui gli altri si possono rivolgere per segnalare soprusi. «Questo movimento spontaneo, che nasce dai ragazzi salentini, è uno dei tanti simboli di quell'Italia che non vuole piegarsi ai soprusi e alle violenze dei bulli», è stato il riconoscimento arrivato dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri. «I recenti casi di cronaca che hanno coinvolto alcuni adolescenti, vittime di bullismo e cyberbullismo, hanno reso evidente che questi fenomeni vanno contrastati anche attraverso politiche preventive di natura educativa. E' proprio la scuola, come nel caso di Lecce, uno dei luoghi chiamato ad assolvere a questa funzione. Mi auguro che l'iniziativa 'MaBasta!' possa raccogliere l'adesione del maggior numero di giovani in tutta Italia: il bullismo, insieme, non dovrà fare più paura a nessuno».

Detto, fatto: all’ITIS “Galvani” di Giugliano in Campania è stato creato un gruppo di 110 volontari (due alunni per classe) per contrastare ogni forma di bullismo tra i banchi di scuola. Il progetto, avalato dal dirigente Giuseppe Pezza, è quello di avviare un vero e proprio percorso per scongiurare la possibilità che gli allievi possano essere implicati in fatti di violenza, o essere vittime di stalking o di atti persecutori anche attraverso i social. Così i 110 volontari hanno seguito un seminario di formazione. Una partnership è stata stretta anche con la Scuola di Musica del Garda (Desenzano del Garda, Brescia) che hanno deciso di appoggiare e offrire la propria partnership ai ragazzi di MaBasta tramite l’ultima opera musicale dal titolo emblematico “La Bulla di Sapone”.

«Noi ragazzi a volte preferiamo, per diversi motivi, non rivolgerci agli adulti», hanno scritto su facebook i promotori di MABASTA, «mentre ci sentiremmo molto più a nostro agio a parlare e a riferire di eventuali episodi di bullismo o cyberbullismo ai nostri pari, o magari di qualche anno più grande. Ci piace immaginare la presenza di Bulliziotti di classe, molto importanti in quanto assistono in aula, dentro e fuori dalla scuola o sul web agli episodi e alle dinamiche che man mano si creano. Ma sono importanti anche i Bulliziotti d’istituto, scelti tra le ragazze ed i ragazzi più grandi, quelli rispettati da tutta la scuola, a cui tutti i ragazzi si possono rivolgere per chiedere aiuto o per segnalare o accendere un piccolo segnale d’allarme. Se poi si volesse anche una sorta di organizzazione provinciale, si potrebbero nominare dei Bulliziotti delle Consulte, preposti anche ad organizzare incontri e corsi di formazione».

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