Welfare

Bruxelles taglia i fondi ai caporali dei campi

Dopo lo scandalo dei clandestini ridotti in schiavitù per la raccolta di pomodori il Parlamento europeo sta valutando una sospensione dei contributi agli agricoltori.

di Chiara Sirna

Lo scandalo degli schiavi nei campi ha raggiunto i tavoli del Parlamento europeo e ora l’Italia rischia di vedersi tagliati i sussidi agli agricoltori. A rivelarlo è Stephen Hughes, membro ed ex presidente della commissione Occupazione e Affari Sociali, in un’intervista rilasciata sull’Espresso di questa settimana a Fabrizio Gatti, autore dell’inchiesta scandalo sullo sfruttamento dei clandestini per la raccolta di pomodori nei campi del foggiano e non solo. “Il caso è così grave”, spiega Hughes, “che la Commissione europea dovrebbe incriminare il governo italiano e inviare l’intera materia con procedura d’urgenza alle Corte Europea di Giustizia”. E poi aggiunge. “Abbiamo allertato anche la Commissione di Controllo dei Bilanci a Agricoltura. Dovranno condurre le loro indagini e spero che chiadano una sospensione dei contributi”. Contributi che per quest’anno dovrebbero ammontare a 137 milioni di euro circa, da destinarsi ai coltivatori di pomodori, compresi dunque anche quanti hanno sfruttato i braccianti clandestini riducendoli in condizioni di schiavitù. Hughes sembra irremovibile nella sua richiesta. “La Commissione europea”, aggiunge, “deve potersi fidare delle autorità nazionali e regionali per assicurarsi che i sussidi siano usati propriamente. Ora che i fatti sono stati resi noti non si può guardare dall’altra parte. La Commissione dovrà agire e, come dico, i sussidi dovrebbero essere sospesi fino a qaundo non verrà messa fine a questa spaventosa rete di affari”.

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