Politica

Bruxelles: «sì a riforma Schengen»

All'esame nuovi criteri per valutare una sospensione temporanea. I socialisti del Belgio dicono no

di Redazione

La commissaria Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstrom, ha presentato oggi a Bruxelles una ‘comunicazione’ sulla politica comune per l’immigrazione e l’asilo che prevede, fra l’altro, una revisione dei meccanismi di valutazione del funzionamento del sistema di Schengen, e di riattivazione temporanea dei controlli sistematici alle frontiere interne, in casi specifici e limitati.

“Schengen va difeso assolutamente con le unghie e con i denti, è un successo fantastico dell’Europa, e non va rimesso in discussione – ha detto la Malmstrom -; ma se ci sono debolezze nel sistema, devono essere affrontate, per avere una migliore gestione”.

La Commissione, ha annunciato la commissaria, proporrà in particolare di affidare a “una decisione collettiva” la valutazione del funzionamento del sistema, per cui oggi sono competenti solo i singoli Stati membri, e di rivedere anche il meccanismo di sospensione temporanea della libera circolazione delle persone, che oggi può essere attivato unilateralmente da un paese membro per motivi di “ordine pubblico”, secondo una valutazione che, anche in questo caso, è di esclusiva competenza nazionale. Malmstrom prospetta, invece, di definire chiaramente a livello europeo le condizioni “molto specifiche, limitate ed eccezionali” per la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere interne, aggiungendo alla motivazione dell’ordine pubblico quella di un flusso “massiccio e inatteso” di migranti irregolari in uno degli Stati membri (così come chiedeva in particolare la Francia).

Malmstrom ha detto che discuterà con i paesi membri sul modo in cui questo meccanismo potrà essere attivato, dicendosi anche in questo caso favorevole a una “decisione collettiva” invece dell’attuale meccanismo unilaterale.

All’annuncio hanno reagito per primi i socialisti belgi: “Non siamo favorevoli nel contesto attuale a una revisione del codice Schengen” ha detto Elio di Rupo sull’attuale emergenza immigrati in arrivo dai paesi del Nord Africa e sulla ipotesi di una modifica del Trattato. “L’Europa non conosce attualmente alcun afflusso massiccio di rifugiati, come fu il caso ad esempio ai tempi della guerra dei Balcani. Il codice Schengen prevede gia’ la possibilita’, in caso di minaccia all’ordine pubblico, di ripristinare il controllo delle frontiere interne”.


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