Non profit

Brunetta: «giro di vite» sulla legge 104

Il ministro annuncia controlli severi sui permessi per assistere parenti diversamente abili

di Gabriella Meroni

Preoccupante annuncio, oggi, del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, che promette battaglia contro i «furbi» che dietro l’alibi di assistere un parente diversamente abile se ne vanno in vacanza o se ne stanno a casa. «D’ora in poi avranno vita dura», ha detto il ministro, che ha spiegato il senso del suo attacco alla legge 104 del 1992, la legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate che consente a parenti e affini entro il terzo grado, a seconda della gravità dell’handicap, fino a tre giorni di permesso mensile coperti da contribuzione figurativa, fruibili anche in maniera continuativa. Brunetta emanerà una circolare restrittiva in materia, nell’ambito della sua “crociata” contro i fannulloni.

«Metteremo controlli, limiteremo le linee di parentela per migliorare la qualità dei servizi ai diversamente abili eliminando abusi infiniti», ha sintetizzato Brunetta poco fa in una conferenza stampa «perché sono gli approfittatori e i furbi a far collassare il sistema. C’è chi sfrutta la legge per farsi una settimana, 4 giorni al mese di vacanza». Ma l’azione del ministro non si fermerà alla circolare: Brunetta intende infatti «predisporre una modifica della legislazione» come parte della “Fase uno” del suo progetto di riforma della P.A, ossia la linea dura (il bastone) prima della “Fase due” (la carota) ovvero la presentazione dei primi 100 casi di uffici e amminstrazioni virtuosi che vanno premiati.

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