Non profit

Brunetta digitalizza la burocrazia

Nella visione del ministro «misure premiali e sanzionatorie con la possibilita' di quantificare e riutlizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali»

di Redazione

Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale, dopo la riforma Brunetta, va a costituire “il secondo pilastro su cui poggia il disegno di modernizzazione e digitalizzazione della Pa definito nel Piano industriale presentato nel maggio 2008”. E’ quanto si legge nel comunicato stampa diffuso in occasione dell’approvazione del decreto legislativo del Cad in Cdm. Come la riforma Brunetta della pubblica amministrazione anche il Codice introduce “misure premiali e sanzionatorie con la possibilita’ di quantificare e riutlizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali e sanzionando, dall’altra, le amministrazioni inadempienti”. Inoltre, dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall’informatizzazione dei procedimenti, le pubbliche amministrazioni ricaveranno dei risparmi che potranno utilizzare per l’incentivazione del personale coinvolto e per il finanziamento di progetti di innovazione”. Le principali novita’ riguardano del Cad sono: la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni attraverso l’istituzione di un ufficio unico responsabile delle attivita’ ICT, la razionalizzazione organizzativa e informatica dei procedimenti, l’introduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico.

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