Cultura

Bruce Springsteen mette sotto accusa Bush

Dal palco del suo concerto finale, a New York, il Boss ha parlato di impeachment del presidente e ha chiesto più trasparenza nella politica

di Benedetta Verrini

Ha cantato l’America ferita dell’11 settembre incarnando, come solo lui può fare, lo spirito della sua terra: ma Bruce Springsteen non scende a compromessi con nessuno. E lo ha dimostrato nel concerto di chiusura – proprio a New York – del suo tour mondiale, ‘The Rising Tour’. Springsteen ha voluto esprimere davanti alla folla tutto il suo dissenso per l’amministrazione Bush. Durante il concerto di questo weekend, allo Shea Stadium di N.Y., ha fatto proiettare sul megaschermo un filmato in cui il Presidente USA parla di armi di distruzione di massa e dei motivi che avrebbero reso ‘necessaria’ la guerra in Iraq. “Adesso è giunta l’ora di ripudiare il presidente e mettere al suo posto qualcuno che sappia quello che sta facendo”, ha dichiarato senza mezzi termini il cantante, rivolgendosi al pubblico. “Mettere i nostri leader davanti alle loro responsabilità è nostro dovere, è il nostro compito di cittadini”, ha concluso Springsteen, guadagnando il consenso della folla. Peraltro, già in alcune date precedenti (a Boston e a Washington) il cantante aveva espresso il suo dissenso verso Bush, parlando senza mezzi termini di impeachment. A Boston, prima di interpretare la sua intramontabile Born in the USA ha fatto un “annuncio pubblico di servizio” in cui ha sollecitato i leader politici ad essere più trasparenti e a rendere conto ai cittadini delle loro azioni.


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