Politica

Brown revolution

Volontariato/ la nuova strategia del primo ministro britannico Gordon Brown. Il testo del discorso

di Carlotta Jesi

Oggi siamo qui per riconoscere e celebrare uomini e donne che sono in prima linea sul fronte del cambiamento ma che raramente, o addirittura mai, ottengono gli onori della cronaca. Persone che dedicano le loro energie e le loro vite a prendersi cura di parenti e amici; volontari, vicini di casa, tutor e allenatori disposti a offrire la sola cosa che veramente conta, tempo e amicizia; leader che giorno dopo giorno rendono più forti le loro comunità; operatori dei servizi di emergenza disponibili a dare una mano ben oltre gli orari e gli obblighi di lavoro; innovatori che sperimentano nuove soluzioni ai problemi sociali; uomini e donne che hanno riscontrato personalmente un bisogno e che reagiscono nella maniera più straordinaria: esponendosi in prima persona, assumendosi dei rischi, opponendosi a grandi interessi commerciali.
Oggi, a un mese dall?assunzione del mio mandato di Primo ministro, sono qui per onorare le persone che rappresentano il meglio del Regno Unito, persone che ispirano tutti noi: le migliaia di eroi di tutti giorni del nostro Paese.

Nuove forme di impegno per nuovi bisogni
Viviamo in un tempo in cui molte delle strutture tradizionali della società sono in declino, in cui si tengono sempre meno incontri di comunità nelle nostre chiese e nei nostri municipi. Ma in ogni angolo del Regno Unito ho visto con i miei occhi nuove, e vibranti, forme di impegno civile e tecnologie che stanno cambiando la natura e la missione dell?azione sociale al punto che la parola ?volontariato? non basta più per definire e rendere giustizia a tutte le modalità d?azione che i cittadini si stanno inventando per esprimere la loro volontà di costruire una società migliore. Assistiamo alla nascita di nuove associazioni – da quelle delle mamme con bambini piccoli ai club sportivi passando per le organizzazioni dedicate agli anziani – e di molti network informali che rispondono a nuovi bisogni comunitari in nuovi modi.
Girando il Paese per scrivere il mio libro, ovunque ho incontrato persone che, giorno dopo giorno e anno dopo anno, offrono il loro cuore e le loro esperienze per rendere il loro quartiere più sicuro, più solidale e più forte. Le energie, le idee e la devozione di genitori che danno una mano a raccogliere fondi per la comunità e a gestire la squadra di calcio locale, o di ragazzi che fanno da tutor a bambini più piccoli bisognosi di aiuto, ogni giorno contribuiscono a cambiare il nostro Paese. Alcune delle loro attività sono nuove, ma tutte nascono dai valori universali e senza tempo di una buona società. Una società in cui ciascuno si sente parte, e si attiva per essere parte, di qualcosa più grande di se stesso.

Basta monadi: la comunità come nuova dimensione
La mia idea della società inglese, e dell?essere inglesi oggi, è questa: non l?individuo isolato che basta a se stesso, ma l?individuo con un senso di appartenenza forte che cresce man mano che si passa dalla dimensione della famiglia a quella della scuola, del lavoro, degli amici e del vicinato fino a superare i confini della propria città e a definire la nostra nazione come una società.
Ho in mente una Gran Bretagna in cui le persone riconoscono che sono i doveri e la responsabilità di ciascuno la chiave per migliorare il benessere di tutti. È ciò che ho visto girando il Paese per scrivere il libro che ha rafforzato la mia fiducia nella capacità dei singoli di lavorare insieme per trasformare le comunità. E se, come credo che sia, gli atti straordinari di cui sono stato testimone rappresentano ciò che sta avvenendo nel Paese, pensate al potenziale di cambiamento che abbiamo e ai risultati che possiamo ottenere in futuro. È in questi milioni di atti di solidarietà, portati avanti lontano dalla luce dei riflettori, che dobbiamo cercare la grandezza del Regno Unito.
È su questa forza che dobbiamo contare. Non esiste nel nostro Paese un problema che non possa essere risolto facendo leva sulla parte migliore degli inglesi. Su ciò che ci accomuna e che ci fa primeggiare: l?impegno e la solidarietà.

Una nuova banca per il terzo settore
L?agenda di cambiamento sociale di questo governo deve superare le sue tradizionali modalità di intervento per seguire i nuovi canali d?azione sociale in cui si muovono attivisti, volontari, imprenditori, organizzazioni non profit e aziende. Ciò significa che il governo deve cambiare approccio, trovando nuove forme di sostegno per il non profit e un nuovo stile di leadership inclusiva. Oggi voglio celebrare tutte le persone che quotidianamente fanno la differenza ma, soprattutto, annunciare l?inizio di una nuova partnership tra individui, organizzazioni non profit e un governo che si impegna a lavorare per sostenere e aiutare chi si batte per il cambiamento sociale. Nelle molte interviste e chiacchierate che ho fatto per scrivere il libro, spesso ho sentito ribadire l?importanza di micro finanziamenti per piccoli progetti portati avanti da singoli individui o comunità.

Per questo motivo ho deciso di aggiungere agli 80 milioni di sterline allocati ai micro finanziamenti nell?ultimo budget, altri 50 milioni di sterline che le fondazioni locali dovranno investire per sostenere i progetti di organizzazioni e comunità impegnate sul campo. Abbiamo semplificato le modalità per accedere al Gift Aid Scheme, che oggi vale 800 milioni di sterline, e tra le mie priorità oggi c?è quella di esaminare la fattibilità di una nuova Social Investment Bank con cui facilitare l?accesso al credito del terzo settore.

Diritto di campaigning politico per il non profit
Grazie alla loro capacità di agire in modo informale e di accettare sfide che nessun altro vuole portare avanti, spesso i volontari e le organizzazioni non profit cambiano il modo in cui pensiamo ed agiamo. Per facilitare l?incontro e lo scambio di idee tra innovatori sociali, sosterremo lo sviluppo di un forum annuale sulla leadership sociale e lanceremo un premio, il Prime Ministerial Award for Social Technology, dedicato alle innovazioni tecnologiche ad alto impatto sociale. Ed Milliband oggi stesso lancerà la ricerca di 20 Ambasciatori di impresa sociale che agiscano come modelli per gli imprenditori sociali del futuro. Sono deciso a creare un ambiente in cui innovatori sociali e organizzazioni si sentono liberi di proporre nuove soluzioni e di criticare quelle esistenti: per questo, insieme alla Charity Commission, lavorerò per consentire alle organizzazioni di fare campagne politiche senza perdere il loro status di charity.

Più fondi al servizio civile e per il volontariato
Voglio trovare nuovi modi per spingere i ragazzi a impegnarsi nel sociale. L?anno scorso, in seguito a un?ampia azione di consultazione con le organizzazioni giovanili, abbiamo lanciato uno schema di servizio civile, ?V?, che nei primi 12 mesi di operatività ha: creato120mila opportunità con 21 milioni di sterline donate da aziende private; lanciato un fondo, il V Cashpoint, dedicato ai giovani che possono richiedere fino a 2.500 sterline per gestire progetti di comunità; lanciato ?V inspired. com?, portale dedicato al volontariato giovanile. Oggi voglio annunciare un passo ulteriore: nei prossimi tre anni stanzieremo altri 117 milioni di sterline per finanziare occasioni di volontariato full time e part time.

24/7: la festa degli eroi di tutti i giorni
Oggi solo il 40% delle onorificenze sono dedicate a chi serve la comunità locale. Questa cifra dovrebbe essere molto più alta: è la maggioranza degli onori che dovrebbe andare a chi serve il bene comune nelle nostre scuole, negli ospedali e nelle organizzazioni di volontariato. Oltre a dedicare nuovi riconoscimenti a individui e organizzazioni che fanno la differenza nella società, voglio che il 24 luglio diventi il giorno in cui si celebrano le persone impegnate a cambiare la società, 24 ore al giorno per 7 giorni a settimana. Perché la società che vogliamo costruire non deve dipendere da individui eccezionali che fanno cose straordinarie una volta ogni tanto ma dall?impegno di ognuno di noi, 24/7.

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