Volontariato
Brindisi: l’ex base Usaf usata per attività sociali
L'area e' estesa per 130 ettari ed e' l'oggetto del desiderio delle autorita' brindisine per le potenzialita' di riutilizzo per scopi sociali o economici
di Paolo Manzo
Riutilizzare l’ex base militare USAF di San Vito dei Normanni (Br). E’ il tema al centro del dibattito provinciale, sia politico che sociale, dopo il passaggio di proprieta’ allo Stato italiano dalle autorita’ americane, consegna avvenuta lo scorso 24 luglio a Ramstein in Germania. L’area e’ estesa per 130 ettari ed e’ l’oggetto del desiderio delle autorita’ brindisine per le potenzialita’ di riutilizzo per scopi sociali o economici. Il Comune di Brindisi ha fissato a tal proposito un primo incontro di confronto per lunedi’ 1 settembre per individuare una proposta praticabile di riutilizzo della ex base USAF da presentare al governo italiano. A tale incontro, convocato dal sindaco di Brindisi Giovanni Antonino, sono stati invitati il sindaco di San Vito dei Normanni Vito Masiello, i parlamentari eletti in provincia di Brindisi, gli assessori ed i consiglieri regionali della provincia di Brindisi, la Camera di Commercio e l’Assindustria. Per l’ex base negli scorsi mesi era stata ventilata da parte del governo l’ipotesi di accorpamento alla base Onu di Brindisi, argomento sul quale la senatrice diessina Rosa Stanisci ha scritto un’interrogazione alla Difesa. La struttura, ora in stato di abbandono, era la base del 499° Expeditionary Squadron degli Usa, di un centro di informazioni elettroniche e di una stazione radar.
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