Non profit

Brenda, l’ombra lunga dei ricatti

Indagini complesse, a Roma si vive in un clima di sospetti e di veleni

di Franco Bomprezzi

La strana morte di Brenda, il trans coinvolto nel caso Marrazzo, contende alla polemica fra Brunetta e Tremonti i titoli delle prime pagine dei giornali di oggi. La sensazione raccolta dai cronisti è che stia per emergere una fitta ragnatela di ricatti a persone potenti, non solo nel mondo politico. E le indagini sono molto difficili.

“Brenda e il computer che non doveva esserci”, titola il CORRIERE DELLA SERA in prima pagina. L’articolo di Fiorella Sarzanini spiega che quando il monolocale di Brenda fu perquisito all’inizio dell’indagine, non fu trovato alcun computer. Anzi, lo stesso transessuale disse di non possederlo: ritenuta credibile, in questo dagli inquirenti. Di chi è dunque quel «portatile» trovato sotto l’acqua giovedì notte? È questo l’ultimo mistero per chi indaga sulla morte di Brenda, un dettaglio che «rafforza l’ipotesi che si tratti di un avvertimento o addirittura di un “omicidio mascherato”».
Un altro pezzo parla dei 17 minuti intercorsi tra l’allarme e l’arrivo dei soccorritori, delle (possibili) tracce cancellate e del fatto che le amiche di Brenda dicono che molte persone avevano le chiavi di casa. Intanto è partito il gossip collettivo della «Roma Cafonal», con questa chiusa: «essere ricattabile ormai è una condizione per arrivare in cima, il manager o il politico ricattabile offre garanzie: il ricatto seleziona la nuova classe dirigente».

Doppia pagina sul caso Brenda per LA REPUBBLICA. Riferisce Massimo Lugli, a pagina 12: “Brenda, tabulati telefonici al setaccio i Ros a caccia di altri clienti ricattati”. Dai tabulati delle telefonate della trans emerge un piccolo mondo trasversale e variegato: amiche, colleghe, clienti sui quali c’è il top secret, data la presenza nel novero di personaggi famosi (i carabinieri vogliono capire se erano ricattati pure loro). Intanto sono in corso le indagini per capire se si sia trattato di omicidio, mentre si aspettano i risultati del’analisi del pc. Oggi rappresentanti di gay e trans andranno in questura per chiedere più sicurezza. Sul retroscena, Carlo Bonini: da via Due Ponti 180, dove era il monolocale della vittima, non c’è da attendersi molte informazioni. La scena del delitto devastata dall’intervento dei vigili del fuoco. Mancano però ben due cellulari: sarebbero molto utili per ricostruire i fili delle molte relazioni della trans. Quindi tutte le speranze sono sul pc, che dovrebbe fornire informazioni utili. Visto che Gianguarino Cafasso, il pusher diabetico morto di infarto a metà settembre, aveva detto alle due croniste di Libero che aveva contattato per vendere loro il video di Marrazzo: «ho in mano mezza Roma, so delle cose che… io li posso rovinare, c’ho dei clienti fra i politici che se ve lo dico…».

Se il titolo di apertura de IL GIORNALE è contro la sinistra: “Ultima arma contro il Premier. Mobilitata anche la feccia”, l’articolo di Giancarlo Perna afferma che è lo Stato a essere preso in ostaggio dai «bassifondi della società, ormai hanno preso in ostaggio lo Stato».  E aggiunge «il Pd con Veltroni si attaccava a Marilyn Monroe, ora gli tocca il trans Brenda». Il caso Brenda prende spazio alla pagina 13  come cronaca con gli ultimi aggiornamenti.  «Resta in piedi la tesi che sia stato lui l’autore della soffiata sull’ex governatore», «l’incendio della casa potrebbe essere un avvertimento finito in tragedia», «Su Facebook si faceva chiamare Blenda Ballantines ed era fan del politico Pd».  Intervista a Elisabetta Gardini che alla domanda “nell’immaginario collettivo rappresenta un po’ l’ala transfobica”, risponde: «Ah. Ancora l’episodio del duello con Wladimiro Guadagno?» e sul caso Marrazzo: «La sinistra tiene toni bassi, in atri casi no».

Nel pezzo “Brenda, caccia all’ultimo cliente”  pubblicato nella sezione cronache, LA STAMPA propone una sobria ricostruzione sia dello stato d’animo di Brenda nei giorni antecedenti la morte: «alternava picchi di euforia a momenti di aggressività o tristezza a causa dell’alcol e degli psicofarmaci, quella sera era sembrata abbastanza soddisfatta» e una cronaca relativa all’ incontro con l’ultimo cliente «per due volte quell’uomo l’ha caricata su un furgone bianco, nella notte fra giovedì e venerdì:la prima volta a mezzanotte, la seconda alle due». Premettendo che questo personaggio non è ritenuto di grande importanza dagli investigatori, il grosso dell’articolo è incentro sulle varie ipotesi degli addetti ai lavori che si occupano di stabilire la verità sulle dinamiche che hanno portato alla morte del trans. «Per i magistrati» si legge nell’articolo «l’ipotesi che Brenda sia rimasta vittima di un omicidio prevale su quelle dell’incidente e, più ancora, del suicidio».  La  squadra mobile invece non esclude la pista della fatalità. «Il viado dicono, potrebbe avere acceso una candela e delle stecche di incenso prima di addormentarsi profondamente, La fiamma si sarebbe propagata a un trolley che, incendiandosi, ha sprigionato una gran quantità di fumo».
 
 E inoltre sui giornali di oggi:

ABRUZZO
CORRIERE DELLA SERA – Marco Romano invita il Governo a formalizzare all’Unesco la richiesta per fare dell’Aquila patrimonio dell’umanità. Romano indica la priorità per la ricostruzione dell’Aquila nella croce del corso, con i suoi negozi, in modo da restituire alla città il suo essere un organismo vivo.

GIUSTIZIA
LA REPUBBLICA – Il quotidiano diretto da Ezio Mauro apre con una intervista al presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi che insiste: no a leggi ad personam, il ddl sul processo breve non va promulgato, sono in corso delle «manipolazioni delle regole», «non uso ad aderire ad appelli, ma condivido dalla prima all’ultima riga quello di Saviano». A proposito del quale, il giornale pubblica una lettera del ministro Bondi e una risposta dello scrittore. A Bondi che dice di ammirare Saviano ma lo invita a non schierarsi, lo scrittore risponde: non possiamo rimanere in silenzio.

5 PER MILLE
SOLE24ORE – “Esclusi all’attacco sul 5 per mille” è il titolo che il SOLE ha scelto per la pagina Volontariato, in cui si parla dei nuovi dati degli esclusi (definitivi) relativi alla seconda annualità della misura fiscale, il 2007, ovvero l’anno delle tante campagne per cercare di far riammettere quelli che erano stati in primo tempo eliminati dai beneficiari per motivi formali. Ebbene, nonostante le tante campagne e la riapertura dei termini finalmente decisa dalle Entrate (e ottenuta dalle associazioni con l’aiuto di VITA e dello stesso SOLE24ORE), nonostante questo appunto sono ancora ben 7870 gli esclusi di quella edizione, tanto che CSVnet e Forum stanno pensando di riaprire la contesa con il fisco per ottenere un’altra volta una riapertura dei termini di iscrizione.

GENITORI
LA REPUBBLICA – Il focus di R2   è dedicato “Al supermarket dei test di paternità”. Un fenomeno in crescita : ogni anno aumenta del 20% il ricorso a esami del Dna fai da te per stabilire se si è davvero padri. In quindici casi su cento gli esiti attestano l’illegittimità degli eredi. Il legame con i bambini non cambia quasi mai, ma ovviamente la coppia scoppia. In appoggio un commento di Chiara Saraceno: con qualsiasi risultato quel dubbio resta un rifiuto…

REALITY
IL GIORNALE – Parte  sulle reti tv inglesi il reality in cui protagonisti su di una isola deserta sono alcuni disabili (un focomelico, una donna affetta da cherubismo,  un sordo, un cieco,  una nana, un paraplegico). IL GIORNALE nel  titolo scrive: “Il canale inglese Channel 4 «spia» un gruppo di handicappati”.  Loro dicono «vogliamo mostrare che siamo persone come tutte le altre». “Cast off” che andrà in onda alle 23.30  è anche un « po’ documentario. In ogni puntata si racconta la storia di un partecipante che rivela le difficoltà dell’isola ma anche quelle riscontrate nella vita di tutti i giorni in una società che tende a emarginarli». Per il resto il copione è quello di un reality tradizionale. Gli autori spiegano «Cast off è il primo programma  con disabili in cui agli spettatori non viene chiesto di provare compassione».

RAZZISMO & SICUREZZA
CORRIERE DELLA SERA – Protesta di piazza a Coccaglio (Brescia), il paese dove è stata lanciata l’operazione “White Christmas”. Un centinaio di manifestanti, che si sono autoribattezzati “United Colors of Christmas” hanno protestato davanti al Comune. Nella zona ci sono 6mila stranieri, di 40 etnie diverse.

ECONOMIA USA
LA REPUBBLICA –  “Ritorno al passato per i mutui americani sui mercati la nuova ombra dei derivati”. Da New York Angelo Aquaro riferisce che i fondi di investimento hanno trovato un nuovo modo per fare profitti: abbattere il valore dei mutui. In difficoltà sono i clienti ma anche le banche: ecco allora che i fondi di investimento offrono agli istituti di credito di rilevare i mutui, ma a prezzi molto inferiori. Il cliente dovrà rinegoziare il mutuo ridotto e alla fine dovrà pagare di più anche se il mutuo è sceso. Inoltre adesso che il mutuo è garantito dallo Stato, tramite la Federal Housing Administration, viene rivenduto a un prezzo maggiore alle altre agenzie federali. Le quali a loro volta lo rivenderanno sul mercato.

LA STAMPA – Nel weekend le autorità competenti americane hanno deciso di chiudere la Commercial Bank of Southwest Florida. Lo rivela l’articolo “Negli Stati Uniti è fallita nel weekend la banca numero 124”. Nonostante l’alto numero delle banche fallite, specifica il pezzo, «il loro impatto sull’economia dovrebbe rimanere limitato». In fondo, spiega un report del Credit Agricole «il numero di fallimenti bancari resta modesto rispetto alle precedenti crisi, in particolare quella delle Casse di risparmio degli anni 90, nel corso della quale oltre 1500 banche erano fallite».


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