Cultura
Bregantini, il saluto del Goel
Lettera aperta del consorzio sociale calabrese
GRAZIE
Padre GianCarlo lascia la nostra terra…
Innanzitutto sentiamo di dovergli dire un GRAZIE immenso, come lui ci ha sempre insegnato a fare. Un GRAZIE per averci educati pazientemente alla speranza.
Un GRAZIE per averci insegnato la misericordia, per averci aiutato a perdonarci vicendevolmente e a collaborare insieme, comprendendo che nessuno può scagliare la prima pietra senza farsi male lui stesso.
Un GRAZIE per aver valorizzato i talenti di tutti, senza alcuna distinzione e ? soprattutto ? a prescindere da ogni appartenenza.
Un GRAZIE per essere stato sempre in mezzo a noi come ?colui che serve?.
Un GRAZIE per aver trattato tutti con pari dignità, anzi, riverendo umilmente chi ha sofferto di più.
Un GRAZIE per i suoi usuali ritardi, offerti all’umanità degli incontri, per non essersi mai sottratto a nessuno, per aver accettato coraggiosamente tutte le provocazioni che la storia e le persone gli hanno posto sul cammino.
Un GRAZIE per averci fatto sentire ?Popolo?, fieri di appartenere alla ?Locride, terra baciata da Dio?. Un GRAZIE per averci mostrato chiaramente cosa può fare un pastore che crede sul serio al Vangelo…
FIDUCIA NELLA CHIESA
Malgrado il dolore profondo e pur non conoscendo le ragioni di questa scelta in un momento così delicato, esprimiamo piena fiducia nella Chiesa: non vogliamo in nessun modo credere che le decisioni assunte siano state minimamente influenzate da fattori estranei a quelli pastorali.
Anzi, rinnoviamo il nostro grazie alla CEI per la profonda vicinanza e solidarietà in questi anni più volte manifestata, in diversi modi, alla nostra terra e al nostro duro percorso di liberazione.
Purtuttavia, prendiamo atto che il trasferimento di mons. Bregantini ha scosso profondamente la coscienza collettiva del nostro popolo. È un duro colpo per la fragile speranza faticosamente costruita in questi 13 anni di lavoro pastorale e sociale.
IL CAMMINO FINO AD OGGI
Il Consorzio Sociale GOEL è stato promosso come frutto maturo della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace. Ha operato e agito in piena sintonia con tutta la Pastorale diocesana, i sacerdoti, i religiosi e le parrocchie. Raccoglie ben 14 enti, la maggior parte dei quali cooperative sociali. La sua missione è il cambiamento socio-economico della Locride e della Calabria. Insieme, come GOEL, abbiamo ?decodificato? il territorio. Abbiamo scoperto un ?sistema di morte? che produce precarietà e ne fa una ?manutenzione? sistematica nei territori. Abbiamo capito che questo sistema è pensato e governato dalla ‘ndrangheta e dalle massonerie deviate, intimamente e strutturalmente collegate. Abbiamo denunciato con forza la terribile emergenza democratica che ciò ha prodotto. Abbiamo lottato contro questo sistema facendo economia sana e rispondendo ai bisogni concreti delle persone. Abbiamo promosso la nascita di un movimento nonviolento per difendere tutti coloro che vengono attaccati dalla ‘ndrangheta e dalle massonerie deviate: ?Comunità Libere? (www.comunitalibere.org), il cui Manifesto è divenuto riferimento per tutti coloro che ne fanno parte. Abbiamo strutturato un consorzio regionale di terzo livello, ?Calabria Welfare?, che raccoglie tutti i consorzi di cooperative sociali della Calabria che si ispirano al Manifesto di Comunità Libere. Tutto ciò ha causato grandi tribolazioni:
?gli attentati alle cooperative;
?le campagne diffamatorie;
?gli attacchi provenienti dalle logge massoniche;
?e tanti grandi e piccoli ostacoli, difficoltà, raggiri, trappole di varia natura…
Abbiamo osato sfidare poteri forti e occulti, molto più grandi di noi, con l’audacia che ci viene dal Vangelo e nella certezza che è Dio a guidare la storia e a proteggere il suo popolo.
I PERICOLI
Da oggi potremmo apparire certamente più vulnerabili.
È plausibile pensare che la ‘ndrangheta e le massonerie deviate considerino quanto sta accadendo come una vittoria e cerchino di distruggere quanto si è costruito. Tenteranno di diffamare chi è più esposto, gettando fango e discredito su persone ed esperienze, magari anche utilizzando persone compiacenti nelle istituzioni (Enti Locali, Magistratura, ecc.) e nella Chiesa. Non è escluso il rischio anche di violenze ed attentati.
LA DETERMINAZIONE
Eppure noi non arretreremo di un solo millimetro!
Anzi, continueremo il cammino intrapreso con più forza e determinazione.
Tutto ciò che mons. Bregantini ha seminato con il suo esempio e la sua opera pastorale ha messo ormai solide radici, è divenuto ormai una forza sostenuta da una grande e fitta rete regionale e nazionale.
Noi continueremo, dunque, e rimarremo fedelmente al fianco della nostra gente, qualunque cosa accada, nella certezza che Dio consolerà il suo popolo, porterà a termine la sua opera, distruggerà la ‘ndrangheta e le massonerie deviate, ci aiuterà a costruire una vera democrazia e libertà in Calabria.
Ci impegneremo con tutte le nostre forze ad infiammare le speranze della gente. Dimostreremo con i fatti che il cammino compiuto finora non è morto, bensì sarà in grado di proseguire ugualmente, anche senza mons. Bregantini.
CHIEDIAMO IL SOSTEGNO DI TUTTI
Chiediamo perciò a tutto il Paese, alla Chiesa Italiana, a tutte le Chiese cristiane, alla società civile, a tutto il movimento cooperativo, ai sindacati, ai movimenti, alle persone di buona volontà, alle istituzioni, alle imprese sane, di starci vicino, ora più che mai, di non consentire la devastazione di questo cammino di speranza, di dimostrare alla nostra gente che è ancora possibile sperare, resistere e addirittura vincere!
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