Cultura

Bravo Santoro, ma che buco sulla Calabria

Ieri sera nella puntata di Anno Zero dedicata alla Locride non tutto è andato per il verso giusto

di Stefano Arduini

Non c’è che dire, da quando Santoro è tornato in video, la qualità della nostra derelitta televisione ha fatto un passo in avanti. E ieri sera la puntata di Anno Zero dedicata alla Locride ne è stata una brillante conferma. Dall’esterno servizi impeccabili e in studio una serie di dati che davano la misura della crisi nera in cui è sprofondata la Calabria. E anche i due protagonisti del faccia a faccia politico, Storace e Minniti, con la loro feroce battaglia, ognuno alla difesa degli inquisiti calabresi del suo partito ha ben contribuito ha raccontare quella realtà. E che dire della splendida intervista all’interno del consiglio regionale a Domenico Crea, l’acerrimo nemico del defunto Fortugno? Insomma sarebbe stata una puntata da 8 in pagella. Ma Santoro questa volta merita una tirata d’orecchie. Come è possibile raccontare la Locride senza mai citare una figura come il vescovo GianCarlo Bregantini. Uno che in quel deserto di povertà e criminalità ben rappresentato da Santoro, attarverso la cooperazione sociale sta creando speranza e lavoro, mettendo a rischio la sua e l’incolunità di chi lo segue? La risposta è semplice: non è possibile, a meno di voler chiudere gli occhi. E un giornalista questo proprio non se lo può permettere. Santoro che prende un buco, ieri è successo


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