Non profit

Bravo Follini. Ma è una vittoria bipartisan

Il responsabile economico della Margherita conferma l’assoluto favore per la proposta di legge, ora inserita in un decreto del governo. Intervista ad Enrico Letta.

di Ettore Colombo

Enrico Letta è davvero uno di quegli uomini politici che il Cavaliere, giustamente, invidia al centrosinistra. Mai sopra le righe o inutilmente polemico, cerca di parlare solo quando ha cose interessanti da dire e, persino quando va in televisione, è uno di quelli che ?si prepara?. La scorsa settimana l?intervista già concordata con Vita saltò perché l?onorevole doveva prepararsi per una puntata di Ballarò, tema il lavoro. Letta fece bella figura né mai avremmo dubitato altrimenti, ma essendo martedì – giorno di chiusura di Vita – l?intervista saltò. Il giorno dopo ci richiamò lui, pronto a concederla. Nemmeno a uno bravo e perbene come Enrico Letta – che ha appena scritto un libro, L?Europa a 25, in cui esamina costi e benefici dell?unificazione europea – del resto si può chiedere di tenere a mente con precisione quali sono i tempi di chiusura di un giornale. Vita: La +Dai -Versi sta per passare nel decreto sulla competitività. Qualcuno, a sinistra, storce il naso. «Perde la sua natura bipartisan», sostiene. Lei cosa ne pensa? Enrico Letta: Sarei contraddittorio con quanto sostenuto in questi mesi se esprimessi perplessità sulle modalità con cui una norma positiva per il terzo settore e importante per tutto il Paese come la deducibilità fiscale delle donazioni entra nell?ordinamento dello Stato. Qui è in gioco un principio, valido in sé: si tratta di stimolare e sostenere la vitalità del non profit come della società in genere. Abbiamo sostenuto questa norma quando è stata presentata come disegno di legge bipartisan, la sosterremo ora che è entrata nel dl sulla competitività. Vita: I valori, dunque, per una volta vincono sugli schieramenti… Letta: Le ripeto. Il giudizio positivo sulla filosofia di fondo e gli effetti virtuosi che la norma introduce prescinde dalle modalità con cui la norma stessa viene introdotta. Peraltro, il principio – per come è stato congeniato – servirà ad aiutare anche i settori della ricerca e dello sviluppo, specie se privati. Vita: Politicamente, però, si tratta di una vittoria dell?Udc, che ha fatto della +Dai -Versi un suo cavallo di battaglia all?interno della coalizione di governo. Letta: Certo, va dato merito al vicepremier Follini di essersi fatto carico del tema e di averlo sostenuto, ma vorrei ricordare che è stato l?Intergruppo per la sussidiarietà, di cui faccio parte assieme – tra gli altri – agli onorevoli Lupi, Bersani e Realacci a chiedergli espressamente un suo intervento, dopo che la norma non è passata come emendamento bipartisan alla Finanziaria, come era concordato. Oggi il governo la recupera nella competitività. Bene. Vita: A proposito, del decreto in quanto tale e di questa sorta di ?Finanziaria bis? cosa pensa? Letta: Mah, mi appare un decreto Arlecchino, un vestito fatto di tanti coriandoli molto diversi tra loro: alcune norme sono positive, dalla deducibilità fiscale delle donazioni alla fiscalità di vantaggio per i neo assunti, altre molto aleatorie. La verità è che le risorse finanziarie del governo sono ridotte, anche se ve ne fossero di aggiuntive svilupperebbero i loro primi effetti reali solo l?anno prossimo. Il fisco andrebbe utilizzato per fare una nuova politica industriale, che garantisca un futuro all?Italia. Una filosofia alternativa a quella di Tremonti, la filosofia delle una tantum e dei condoni. Sistema fiscale a premi vuol dire premiare chi vuole crescere, in termini di dimensioni e di fatturato, non proteggere chi vuol restare piccolo. Dobbiamo puntare a premiare chi lavora in una logica di fusioni e integrazioni, specie nei settori in difficoltà, le piccole imprese che si mettono insieme per fare innovazione, ricerca e internazionalizzazione e chi investe nel Sud per farlo tornare vantaggioso. Vita: A proposito di Tremonti, cosa pensa della sua contro-proposta dell?8 per mille al non profit? Letta: Qualunque forma di aiuto che renda fluido e trasparente il trasferimento di risorse verso soggetti che esprimono l?autonomia della società mi vede favorevole, anche il disegno di legge Tremonti. Mi limito a registrare che la proposta viene presentata adesso, a fine legislatura. Le priorità sue e della maggioranza di governo, finora, sono state altre. Tremonti bis, riforma fiscale, riforma del mercato del lavoro. Non mi convince nessuno dei tre, tranne lo sgravio fiscale per il non profit.


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