Mondo

Brasile: violenza urbana. Emergenza favelas

La testimonianza di Paola Galafassi, da 8 anni cooperante dell’ong AVSI in Brasile, responsabile del Centro educativo per bambini “Cantinho da Natureza” nella favela di Copacabana

di Paolo Manzo

Cresce la violenza urbana in tutto il Sud America. Nelle favelas di Rio de Janeiro, in Brasile, sono oltre 2mila i soldati dedicati a contrastare i narcotrafficanti. Aumentano gli scontri a fuoco nella città carioca tra polizia a narcos. Terrore e violenza attanagliano le favelas di Rio de Janeiro, che sta diventando la città più violenta del mondo. Da gennaio ad oggi sono già 300 le persone uccise per la guerra tra bande che controllano il traffico di droga. ?Per attenuare la violenza urbana bisogna partire proprio dalle favelas, che sono le sacche più difficili da curare. ? afferma da Rio de Janeiro Paola Galafassi, da 8 anni cooperante dell?ong AVSI in Brasile, responsabile del Centro educativo per bambini ?Cantinho da Natureza? nella favela di Copacabana – “Bisogna partire dall?istruzione e dall?educazione in generale…?. ?Per decisione del governo Lula, è appena scattata una massiccia operazione dell?esercito contro la criminalità organizzata?: annuncia Josè Vega, ministro delle Difesa in Brasile. Nelle favelas, roccheforti dei signori della droga il clima è di altissima tensione. La dimensione sociale del Brasile è estremamente drammatica. L?analfabetismo, nel 2000, coinvolgeva 17,5 ml di brasiliani, il 12% della popolazione con più di 10 anni. Solo il 59% dei ragazzi conclude il ciclo di scuola di base. La scuola brasiliana si rivolge ai giovani solo per metà giornata, per il resto sono abbandonati alla mercè della strada: violenza, miseria, droga, prostituzione e traffico d?armi sono all?ordine del giorno. La denutrizione è la principale causa della mortalità infantile: 8%, ma nelle aree povere e nelle favelas sale al 30%. In Brasile ci sono 170 milioni di abitanti dei quali solo il 20% è inserito nell?economia. 54 milioni di brasiliani vivono sotto la soglia della povertà. Uno su tre sopravvive con meno di un dollaro al giorno e la maggior parte di loro vive nelle favelas, meglio definite come ?aree urbane informali?.


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