Mondo

Brasile: si celebra oggi la giornata di lotta contadina

Un articolo dal Brasile di Cristiano Morsolin sulle drammatiche condizioni dei lavoratori rurali di quel Paese. Dal 1988 al 2002 1.548 lavoratori sono stati uccisi

di Redazione

Sono iniziate le mobilitazioni per la Giornata Internazionale di lotta contadina e in Brasile oggi, 17 aprile, si celebra la giornata nazionale di lotta per la Riforma Agraria, su proposta dell’allora senatrice Marina Silva, allieva di Chico Mendes (martire per la difesa dell’Amazzonia) e Leonardo Boff (tra i fondatori della Teologia della Liberazione) e oggi ministra dell’Ambiente del Governo Lula. Il Movimento “Via Campesina” ha convocato centinaia di organizzazioni popolari e campesine nel settimo anniversario del massacro di Eldorado dos Carajás, dall?omonima località del Pará (Brasile) dove il 17 aprile 1996 la polizia militare uccise 19 ?Sem Terra? e ne ferì un centinaio. “Via Campesina” promuove a livello mondiale la “Campagna Globale per la Riforma Agraria – Pane, Terra e Libertà” concentrando in quest’occasione l’attenzione sulle politiche legate alla terra della Banca Mondiale. Con questa giornata si vuole spiegare alla popolazione urbana e rurale quali problemi causano il latifondo e la mancanza di un serio programma di riforma agraria. In tutto il Brasile sono in corso eventi che si propongono di promuovere la coscientizzazione, marce nei vari stati, occupazioni di latifondi improduttivi. La campagna già cominciata, si intensifica in questa giornata e proseguirà poi per tutto l’anno. I problemi dell’ambiente urbano, come la violenza e la disoccupazione, sono causate dall’esodo rurale, dalle difficoltà del lavoratore rurale. La Commissione nazionale della Pastorale della Terra CPT (espressione della Conferenza Episcopale Brasiliana CNBB) è da 30 anni in prima linea. Uno dei padri della CPT è dom Pedro Casaldaliga, vescovo di Sao Felix da Araguaia, che nel 1971 ha scritto la prima lettera episcopale per denunciare le violenze dei grandi proprietari dell’Amazzonia nei confronti degli indios, precisa: “insistiamo nell’urgenza della riforma agraria, la terra è un diritto di tutti per lavorare e vivere con dignità. Nella CPT discutiamo a livello nazionale anche dell’ALCA (Area di libero commercio delle Americhe), la più moderna ed aggressiva espressione dell’imperialismo americano. Abbiamo lanciato per il 2004 la campagna per l’acqua visto che il Brasile è la maggiore riserva d’acqua dolce del mondo e le grandi multinazionali stanno programmando la privatizzazione dell’acqua, che è invece un bene da salvaguardare per tutta l’umanità”. L’11 aprile scorso a Curitiba si è realizzata la sesta celebrazione dei Martiri della Terra, in memoria dei martiri dei conflitti rurali ed è stato presentato il Rapporto annuale del 2002 dalla Commissione Nazionale della Pastorale della Terra CPT (presieduta dal combattivo vescovo dom Tomas Balduino): dal 1988 al 2002 è stato documentato l’assassinio di 1.548 lavoratori rurali in Brasile. 43 lavoratori rurali sono stati assassinati nel 2002. Il numero dei morti è cresciuto del 48,27%. Sono molto aumentate le denunce relative al lavoro schiavo: 147 casi, con 5.559 persone coinvolte (58 minori). 743 casi di conflitti nelle campagne, con 425.780 famiglie coinvolte. 184 occupazioni di terra con 26.958 famiglie coinvolte. Questo numero prova la tendenza alla diminuzione del numero delle occupazioni, registrata dal 2001 quando è iniziato il processo di criminalizzazione della lotta per la terra, in particolare con la misura provvisoria che impedisce la valutazione delle aree occupate. 382 manifestazioni con il coinvolgimento di 399.487 persone. 9.715 famiglie sgomberate dalle loro terre. 1459 hanno visto le loro case e 1384 i loro campi coltivati distrutti. 444.277 persone sono state vittime di violenze in 925 casi. Ci sono stati anche 36 tentativi di assassinio e 244 minacce di morte. Presentando il rapporto 2002 il Presidente della CPT Dom Tomas Balduino, già vescovo del Goias, ha mostrato fiducia nelle azioni di lotta contro la violenza nelle campagne che sta attivando il nuovo governo: “In questo primo periodo del governo Lula si sta intensificando la lotta contro il lavoro schiavo”. Le linee direttrici di questo cammino di liberazione vengono qui tracciate da Alzenì Tomaz, 31 anni, coordinatrice della Commissione Pastorale della Terra CPT del Nordest 2 (che comprende 4 stati federali: Pernambuco, Paraíba, Rio Grande do Norte e Alagoas), collaboratrice di Dom Francisco Astrogesilo de Mesquita Filho (fratello vescovo di Dom Helder Camara), minacciata di morte per la sua militanza in difesa dei senza-terra. “La forte aspettativa popolare di cambiamento espressa con la votazione inequivoca della nazione e concretizzata con l’insediamento del Presidente Lula, ci colloca di fronte a nuove sfide, in quanto ci porta a confermare i valori, i principi, le linee direttrici, costruiti e assunti in quasi 30 anni di lotta solidale della CPT – Commissione Pastorale della Terra a servizio del popolo delle campagne. Dal Brasile, Cristiano Morsolin


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