Salute

Brasile premiato dall’Unesco per politiche antiAids

La battaglia del governo di Brasilia si sposta ora a Doha, per modificare gli accordi sui brevetti e la proprietà intellettuale, soprattutto in materia di medicine essenziali per la vita umana

di Paolo Manzo

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha consegnato al ministro brasiliano della Sanità, José Serra, il premio per i diritti umani e la cultura della pace, per le politiche del Paese sudamericano nella lotta all’Aids. L’Unesco considera che la distribuzione gratuita ad oltre 100mila malati di Aids di un cocktail di farmaci, ha contribuito a migliorare la qualità della vita della popolazione brasiliana e a promuovere lo sviluppo dei diritti umani. Il ministero della sanità brasiliano ha dovuto portare avanti una vera e propria battaglia con le grandi aziende farmaceutiche internazionali, per poter produrre medicinali contro l?Aids, qualora non lo facessero entro tre anni da eventuali nuove scoperte le stesse aziende farmaceutiche e quando i prezzi di mercato siano troppo alti. il tutto in ossequio alla legge brasiliana sui brevetti (che risale a 1996). Il ministero della sanità brasiliano ha anche ottenuto che le grandi aziende farmaceutiche riducano considerevolmente i prezzi di alcune medicine presenti nel cocktail che sono ancora sottoposte a brevetto e che, quindi, devono essere importate. Adesso il Brasile pretende che l’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) che si riunirà a Doha (in Qatar), modifichi gli accordi sulla proprietà intellettuale (Trips). L?obiettivo del governo di Brasilia è che da Doha esca una dichiarazione congiunta dei ministri del commercio che garantisca i Paesi che cercano di perseguire politiche pubbliche in difesa della salute. In aperta opposizione con i governi di Stati Uniti, Canada, Giappone, Svizzera ed Australia. “Il rispetto del monopolio dei brevetti non deve superare in importanza i diritti delle politiche sociali e sanitarie, che sono ben più importanti”, ha dichiarato recentemente un funzionario brasiliano. Il Brasile, secondo il ministero della sanità, ha ricevuto adesioni alla sua politica sanitaria da parte di molti Paesi, tra cui il Sudafrica, il Belgio, la Francia, il Consiglio Europeo per la Salute e molte Ong di tutto mondo. L?obiettivo? Spingere sui ministri del commercio dei 142 paesi membri dell’Omc affinché modifichino l?accordo sui brevetti e la proprietà intellettuale (Trips), soprattutto in materia di medicine essenziali per la vita umana.


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