Sostenibilità

Brasile, l’Amazzonia entra in campagna elettorale

di Redazione

Marina Silva, la candidata in Brasile?
? del Partito Verde ed elemento decisivo per il secondo turno delle elezioni, ha posto dieci condizioni per negoziare l’appoggio a Dilma Rousseff, la candidata di Lula, o a José Serra, l’altro possibile futuro presidente brasiliano. Tra questi trasparenza ed etica nella politica, una riforma elettorale, la sicurezza, la salute ma, soprattutto, una maggiore attenzione alle problematiche ambientali affinché la crescita economica sia ecologicamente sostenibile. Prioritaria per Marina è la ridiscussione del nuovo Codice forestale, approvato dall’attuale governo, e che a suo avviso mette in “serio pericolo” l’Amazzonia, il polmone verde del mondo. Altro punto su cui non transige è il rispetto dei diritti degli indios nelle aree che sono state distrutte e contaminate per la costruzione di mega-centrali idroelettriche, come quella di Belo Monte.

Dom Erwin Krautler, vescovo di Xingu, in Brasil ?
? e dal 2006 presidente del Consiglio indigenista missionario della Conferenza episcopale brasiliana, è uno dei quattro vincitori del «Right Livelihood 2010 Award», il Premio Nobel alternativo ideato nel 1980 dall’omonima fondazione svedese. Dal 1964 missionario in Brasile, dom Krautler è stato premiato per la sua «vita dedicata alla difesa dei diritti umani e ambientali dei popoli indigeni e per i suoi sforzi instancabili per salvare la foresta amazzonica dalla distruzione». Dal 2006 vive sotto scorta a causa delle numerose minacce di morte ricevute da latifondisti e sfruttatori dell’Amazzonia. http://blog.vita.it/latinos/


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