Mondo

Brasile: l’Avsi per i bambini delle favelas

Fame Zero e denutrizione infantile a un anno dall’insediamento di Lula

di Paolo Manzo

Finché ci saranno un fratello o una sorella brasiliani che avranno fame, avremo motivi d’avanzo per coprirci di vergogna. Per questo ho stabilito tra le priorità del mio governo un programma di sicurezza alimentare che ha il nome di “Fame Zero”. Come ho già detto nel mio primo discorso dopo l’elezione, se alla fine del mio mandato, tutti i brasiliani avranno la possibilità di fare colazione, pranzare e cenare, avrò compiuto la missione della mia vita. Sono le parole di Lula, Luis Inacio Lula da Silva, presidente del Brasile, pronunciate durante il suo discorso di insediamento il primo gennaio di quest?anno. Gli obiettivi di Lula sono ambiziosi: sradicare la povertà rafforzando il sistema sanitario e aumentando il tasso di istruzione (con il programma ?Education for all? lanciato dall?Unesco). Obiettivi difficili da portare a termine in un paese con 176 milioni di abitanti, 54 dei quali vive sotto la soglia della povertà, uno su tre sopravvive con meno di un dollaro al giorno e la maggior parte di loro vive nelle ?favelas?. In tutto il Brasile si contano oltre 3mila favelas, dato più che discutibile visto la quasi totale impossibilità di un vero censimento, con un tasso di crescita del 22,5% negli ultimi 10 anni. La vita all?interno delle favelas è dura. Difficile. E ancora di più lo è per i bambini, quasi sempre con gravi problemi di denutrizione. Un pasto, ogni giorno, non ce l?hanno quasi mai. Tra poco più di un mese il governo Lula compirà il suo primo anno. A che punto è il programma ?Fame Zero? lanciato il primo gennaio 2003? Ma, soprattutto, qual è lo stato di salute dei bambini brasiliani che vivono nella favelas? Nel 1994 l?ong Avsi, grazie a fondi privati e a un finanziamento del Ministero degli Esteri Italiano, ha dato vita al Cren, una nuova e importante associazione brasiliana specializzata ?nel recupero nutrizionale dei bambini denutriti delle favelas?. Gisela Solymos Bernardes, brasiliana, di San Paolo, laureata in psicologia con Master in Psicologia scolastica e un Dottorato in Psichiatria sociale, è la responsabile del centro Cren paulista che lavora in coordinamento con l?Università Federale di S.Paolo in Brasile, ed è in Italia in questi giorni. La filosofia e il metodo di lavoro del CREN con i bambini delle favelas in Brasile: Tre sono i punti fondamentali: recuperare i bambini di strada accogliendoli al Centro di San Paolo; ?lavorare? (incontrarli, curarli, pesarli, ecc?) con i bambini direttamente nella favelas; creare Master e corsi di formazione professionale specializzata per combattere e prevenire il problema della denutrizione in Brasile. Avsi, Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, è una organizzazione non governativa con base in Italia, che dal 1972 è impegnata con progetti di cooperazione allo sviluppo in oltre 30 paesi poveri (America Latina, Africa, Medioriente, Est Europa). Da più di 30 anni Avsi è presente in Brasile con programmi mirati alla riduzione della povertà. Da progetti di urbanizzazione nelle favelas per migliorare la qualità della vita al coordinamento di centri nutrizionali, sanitari e socio-educativi dedicati proprio ai bambini, e non solo? Per ulteriori informazioni: Elisabetta Ponzone Email: elisabetta.ponzone@avsi.org tel 02.674988369 oppure 02.674988361. Sito: www.avsi.org


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