Welfare

Brasile: Inquietante scenario dietro omicidio difensore degli indios

Secondo l'inchiesta voluta dal presidente Lula, la morte del leader degli indios Meirelles non sarebbe stata accidentale

di Paolo Manzo

Non fu il tragico epilogo di una rapina ma un omicidio su commissione. A questa conclusione e’ arrivata oggi l’inchiesta della polizia federale brasiliana, voluta in prima persona dal presidente Luiz Inacio Lula Da Silva, sull’assassinio di Apoena Meirelles, il difensore degli indios incaricato dal governo di indagare sui retroscena del massacro di 29 cercatori di pietre preziose clandestini (garimpeiros) in una riserva indigena nello stato amazzonico di Roraima nell’aprile scorso. Lo ha rivelato poco fa l’Ansa. Meirelles fu ucciso tre settimane fa all’uscita di una banca da un pregiudicato di 17 anni e gli inquirenti avevano sostenuto la tesi dell’omicidio a scopo di rapina. L’inchiesta ha rivelato pero’ che la morte dell’ ”indigenista” (come sono chiamati in Brasile gli antropologi specializzati nei rapporti con i popoli indigeni locali) e’ stata commissionata alla malavita locale, anche se non e’ stato ancora possibilre appurare chi siano i veri mandanti. E’ lo stesso Meirelles pero’ a dare indicazioni chiare su chi avrebbe avuto interesse alla sua morte in un rapporto stilato poco prima di essere ucciso e reso noto ora dal governo brasiliano. Nel rapporto, frutto di vari mesi di paziente lavoro di ricostruzione dei fatti, l’antropologo descrive le tattiche usate dai garimpeiros per minare la credibilita’ degli organi pubblici e mettere l’opinione publica contro gli indios, in modo da avere la mano libera per sfruttare le ricchezze minerarie nelle riserve indigene. Nella riserva degli indos Cinta Larga, sulle sponde del fiume Roosevelt, era stato scoperto un favoloso giacimento di diamanti, tra i piu’ ricchi del mondo. Da quel momento, la vita e’ diventata molto difficile per i Cinta Larga. ”I finanziatori dei garimpeiros e gli stessi cercatori di diamanti usano qualsiasi mezzo per poter sfruttare il giacimento – scriveva Meirelles -. La complessita’ e l’ampieza della rete di interessi politici e economici comporta ripercussioni ambientali, fiscali e persino agricole, a parte i danni evidenti e gravissimi, materiali, sociali e culturali, alla nazione Cinta Larga”. Resta da vedere adesso se il governo Lula avra’ la forza politica, nel remoto stato di Rondonia, per proseguire l’inchiesta fino in fondo e mettere in manette i responsabili altolocati non solo per la morte dell”’indigenista”, ma anche, in ultima istanza, dei 29 garimpeiros.


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