Mondo
Brasile: Forum sociale lancerà l'”anti-partito”
Dal 21 al 23 aprile a Recife un Forum per lanciare un piano politico senza candidati e senza partiti.
Il Forum Sociale Mondiale (Fsm) realizzera’ in aprile un’edizione brasiliana per lanciare un programma elettorale e un piano di governo senza candidati e senza partiti, e per analizzare il fallimento politico e sociale del governo Lula.
Il Forum sociale brasiliano si svolgera’ a Recife tra il 21 e il 23 aprile prossimi, con una partecipazione prevista di circa 20 mila persone da tutto il mondo. Dopo la delusione provocata dal primo governo di sinistra eletto in Brasile, i movimenti sociali brasiliani e la conferenza episcopale brasiliana (Cnbb) hanno deciso di lanciare per le prossime elezioni politiche in Brasile (nell’ottobre del 2006) una campagna politica propria, alternativa, a margine dei partiti, e senza candidati, con lo slogan del Fsm, ”un altro mondo e’ possibile”. L’obiettivo e’ di arrivare ad un risultato elettorale abbastanza significativo da rappresentare una forza di pressione indipendente e da spingere i singoli politici e i partiti ad adottare in parte o in blocco la piattaforma alternativa.
Tra i temi principali dell”’anti-partito” ci sono la riforma agraria e la politica economica ”veramente sociale contro il neo-liberalismo e le imposizioni degli organi internazionali”. Gli organizzatori del Forum riconoscono che l’idea e’ analoga a quella lanciata di recente dai guerriglieri zapatisti in Messico, da loro battezzata ”altra campagna”, per la quale il Delegado Zero (ex Subcomandante Marcos) sta percorrendo il Paese in motocicletta, rievocando Che Guevara. L’Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln) ha proclamato che non intende arrivare a compromessi con nessuno dei candidati alla presidenza, nemmeno con il candidato della sinistra Lopez Obrador, e ha preferito presentare quella che definisce una ”piattaforma popolare di riforme”.
”Effettivamente c’e’ stata una notevole coincidenza di pensiero e di date tra le iniziative dei zapatisti in Messico e dei movimenti sociali in Brasile, che probabilmente e’ il risultato di un momento storico e di una certa disillusione riguardo alla sinistra puramente politica, al potere o candidata”, ha dichiarato Maria Luisa Mendonca, una delle fondatrici del Forum Sociale Mondiale. ”Credo – ha aggiunto – che fosse ora che i movimenti sociali, invece di appoggiare i partiti di sinistra, si presentassero in prima persona come alternativa alla politica e ai partiti”.
Per approfondire meglio l’ipotesi alternativa, il Forum di aprile analizzera’ questioni all’ordine del giorno in Brasile: la sinistra non puo’ governare senza alleanze di centrosinistra, di centro, e persino di centrodestra? Per vincere le elezioni, la sinistra deve effettivamente raccogliere fondi, da qualsiasi parte provengano? Per cambiare la situazione sociale, e’ piu’ fondamentale conquistare il potere esecutivo o quello legislativo? E’ possibile per un Paese alla periferia del capitalismo affrontare il neoliberalismo? La disfatta del governo Lula puo’ essere stata una trappola tesa al Partido dos Trabalhadores (Pt) per far fallire un governo di sinistra in uno dei piu’ importanti Paesi in via di sviluppo?
”Quello che e’ successo in Brasile ha lasciato perplessa o disillusa molta gente, non solo qui ma in molti Paesi del mondo”, ha detto ancora Mendonca. ”Dovremo valutare l’esperienza Lula e cercare di sciogliere le perplessita’ generali. Sara’ una grande opportunita’ per cercare di capire e imparare. L’interesse e’ globale, in particolare da parte degli europei, che puntano sul Forum per mettere a nudo queste questioni”.
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