Mondo
Brasile: Diouf, è di Lula il miglior programma vs fame
Così Jacques Diouf, che è stato, su invito di Lula, in visita in Brasile, definisce il programma Fame zero lanciato dal presidente brasiliano il 30 gennaio scorso
di Paolo Manzo
”Un programma ambizioso, il piu’ ambizioso programma del mondo per la lotta alla fame”. Cosi’ Jacques Diouf, che recentemente e’ stato, su invito di Luiz Ignacio Lula da Silva, in visita in Brasile, definisce il programma ‘Fame zero’ lanciato dal presidente brasiliano il 30 gennaio scorso. Un programma con cui il presidente promette che ”entro la fine del suo mandato ogni brasiliano avra’ garantiti tre pasti al giorno”. Il direttore generale, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova strategia della Banca Mondiale per lo sviluppo rurale, ha dichiarato che sono stati anche avviati dei contatti con il governo brasiliano con l’intenzione di ”allargare a scala globale”, con particolare attenzione ai gruppi piu’ esposti al rischio della denutrizione, il programma. Nell’ambito della piu’ ampia cornice degli sforzi tesi a dimezzare entro il 2015 il numero, intorno agli 800 milioni, di persone denutrite.
La Fao appoggia cosi’ attivamente il programma del presidente Lula e la visita di Diouf ha fatto seguito all’invio di una missione tecnica, cui ha partecipato anche la Banca Mondiale, che ha assistito la squadra economica del presidente eletto nella transizione. E sono stati avviati tre progetti di cooperazione tecnica per aiutare il governo brasiliano a raggiungere i propri obiettivi. In un paese dove la poverta’ affligge oltre un quarto della popolazione, circa 44 milioni di persone, e dove nei 9 stati del nord est, i piu’ poveri del paese, quasi meta’ delle famiglie vivono con un reddito di circa un dollaro al giorno, quella dei ”tre pasti al giorno” e’ stata una delle promesse piu’ incisive ed impegnative della campagna elettorale di Lula. Il programma, ideato dal ministro straordinario per la lotta alla fame e la sicurezza alimentare, Jose’ Graziano da Silvia, e’ basato su un sistema di mense popolari e vere e propri buoni pasto che diano diritto all’acquisto quotidiano di alimenti di base.
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