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Brasile: crisi governo-esercito, si dimette ministro difesa

A dare il via alla crisi una nota delle Forze armate del 17 ottobre, nella quale si giustificavano atti di violenza contro gli oppositori politici avvenuti durante la dittatura militare in Brasile

di Paolo Manzo

Il ministro della Difesa brasiliano, Josè Viegas, si è dimesso in seguito ad uno scontro con l’esercito. Secondo un comunicato della presidenza di Luiz Inacio Lula da Silva, Viegas ha presentato le dimissioni lo scorso 22 ottobre e sarà rimpiazzato dal vice presidente, Josè Aldencar. La notizia delle dimissioni è stata tenuta segreta per due settimane e sembra sia dovuta ad una ”crisi” tra il governo e l’esercito. A dare il via alle ‘ostilità’ una nota delle Forze armate del 17 ottobre, nella quale si giustificavano atti di violenza contro gli oppositori politici avvenuti durante la dittatura militare in Brasile, al potere dal 1964 al 1985. Due giorni dopo, Viegas considerò ”superata” la crisi dopo che il comandante dell’esercito diffuse un secondo comunicato, nel quale si rettificava alle dichiarazioni espresse in precedenza. Nella lettera di dimissioni del ministro della Difesa, però viene citata la prima nota delle Forze armate, alla base della decisione di lasciare il governo di Lula. ”Non posso ignorare che quella nota – ha scritto Viegas – sia stata pubblicata senza consultare l’autorità politica del governo”.


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