Mondo
Br, Libero e Liberazione face to face
I terroristi tornano in campo e i giornali si scatenano ... tentazione, quella del sensazionalismo, che contagia come un virus le redazioni dei giornali
I terroristi tornano in campo e i giornali si scatenano. Paginate e paginate. Libero, sotto i riflettori perché tra gli obiettivi sensibili delle nuove Br, naturalmente dà il meglio di sé: «Libero odiato dalle Br. Bene», il titolo di martedì 13 febbraio, il giorno seguente a quello in cui la rete è stata rivelata ai media dai magistrati milanesi. Sommario: «I comunisti armati dovevano far saltare in aria la redazione a Pasqua. Sul perché ho un?idea. Grazie polizia e magistratura», scrive il direttore Vittorio Feltri che, però, oltre a invitare i lettori a comperare il giornale di questi ?grilli scriventi?, non la fa capire chiaramente.
Liberazione mette sì la notizia in prima pagina ma ne offre una cronaca asciutta, giudiziaria, povera, senza richiami nelle pagine interne. Titolo: «Blitz contro le nuove Br nel Nord Italia, 15 arresti e 70 indagati tra reduci e giovanissimi». Questi i due eccessi giornalistici (le pagine di Libero sono 10, quella di Liberazione una), in mezzo c?è tutta la stampa italiana, con dovizia di analisi, retroscena e interviste (al segretario della Cgil, Guglielmo Epifani se ne contano tre nello stesso giorno: Corriere, Repubblica e Messaggero). «L?uso tattico della lotta armata e il filo degli anni 80» la ricostruzione del Corriere. «Sindacalisti, operai, studenti: è la seconda posizione Br» è la fotografia di Repubblica, che parla anche di «contatti con il movimento anti Tav e mitra nell?orto», come tocco di colore mentre la Stampa parla dei «terroristi della porta accanto» e di «lunedì orribile in Cgil». Solo il manifesto sembra avanzare dei dubbi sulla reale consistenza dell?indagine e ad essi dà voce con un editoriale di Valentino Parlato in prima pagina che s?intitola «Non cadere in tentazioni». Tentazione, quella del sensazionalismo, che invece contagia come un virus le redazioni dei giornali.
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