Cultura
Botteghe del mondo a Natale. Il panettone ha le uvette eque
Il dolce tipico italiano si produce ora a partire da materie prime del del sud del mondo, compreso lo zucchero. E la crema, di papaja.
A Natale il popolo del commercio equo sa dove andare. Per i regali, i supporter dell?acquisto responsabile hanno un appuntamento fisso: con le Botteghe del mondo. Sobrietà innanzitutto, d?accordo, ma un piccolo cadeau natalizio da mettere sotto l?albero o vicino al presepe ce l?hanno tutti. Ecco allora il rito del dono equosolidale. Dall?oggettistica alla pasticceria. Tutto rigorosamente proveniente da cooperative del Sud del mondo, venduto a prezzi che rispettano la dignità dei lavoratori.
Come i prodotti che Ctm Altromercato, importatore storico del settore, propone nel circuito delle Botteghe.
«Quali idee regalo vanno per la maggiore? Ci sono dei ?sempre verdi?, articoli ormai consolidati nei gusti dei consumatori responsabili. Come i maglioni», spiega Danilo Tucconi, del settore comunicazione. Non dei pulloverini di cachemire, non il berlusconiano girocollo blu da abbinare alla camicia azzurra, ma dei bellissimi e ruvidi maglioni in lana sudamericana. Indumenti intessuti a mano, da donne ecuadoregne e peruviane, con una pazienza e un amore alle cose vecchia di secoli. Lana spessa, calda a vedersi, che può oscillare dai 50 ai 100 euro di prezzo, a secondo dal capo e del pregio del tessuto.
Ma c?è un altro articolo che calamita, ormai da anni, l?interesse della clientela delle Botteghe: gli strumenti musicali. «Hanno conosciuto un successo crescente, specialmente fra i giovani, le percussioni che importiamo dall?Africa e dall?Asia». Sono quei bongo che sentite rullare nelle sere d?estate nelle piazze, che abbiamo visto a Genova e a Firenze nei raduni new global, suonati con incredibile maestria dai ragazzi. «Ci sono djemb del Ghana o tablas del Bangladesh di una qualità che è al livello di negozi specializzati in strumentistica musicale, a prezzi più contenuti». Con un centinaio di euro, potete infatti mettere sotto l?albero del vostro fidanzato o di vostro figlio, uno splendido tamburo etnico.
«Tutto l?artigianato, oltre 500 articoli, comunque incontra il gradimento dei consumatori, forse perché ci impegniamo particolarmente a riassortire, di sei mesi in sei mesi, la gamma di prodotto», dice Tucconi.
A parte i regali tradizionali, però, quest?anno Ctm rilancia l?idea della strenna equosolidale con una serie di novità. La prima, sposa la tradizione italiana e le ragioni del Sud del mondo: il panettone. È ricco di sapori esotici perché la farcitura è di crema di papaja. E l?impasto è ricco di prodotti equi: c?è l?uvetta sudafricana (progetto Eksteenskuil Fruit Farmers), il cioccolato dominicano del Conacado, lo zucchero costaricano e il miele Lacandona, made in Messico». Fette di solidarietà a 7,80 euro per 900 grammi.
Fra cartoleria, decorazioni, presepi in terracotta, c?è poi da sbizzarrirsi. Cosa andrà per la maggiore? Le palle in buri e rattan, fibre diffuse in Indocina. «Da quelle parti servivano per un gioco da ragazzi, il Takraw», dice Tucconi, «prima che la plastica soppiantasse tutto». Da noi, sono buone per arredare il salotto: colorano la casa e scaldano il cuore. La plastica può aspettare.
Info:
CTM- Altromercato
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.