Famiglia

Botta e risposta tra Unicef e Roccella

«Vertice inutile», dice Spadafora. La Roccella replica: «Lui stesso ieri ha chiesto al Governo di impegnarsi sulle conclusioni della Conferenza»

di Redazione

«Alla Conferenza sull’Infanzia organizzata dal Governo a Napoli sappiamo già che assisteremo solamente a fiumi di parole». Così Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia ha bollato la Conferenza nazionale sull’infanzia che si è aperta oggi a Napoli. Un altro «vertice inutile». «Non possiamo dimenticare gli insuccessi fin qui conseguiti», spiega Spadafora: «Garante Nazionale dell’Infanzia, mai istituito. Continui tagli alla Cooperazione che ci pongono agli ultimi posti tra i Paesi donatori. Mancato rifinanziamento al Fondo per la lotta contro l’AIDS e infine, anche se ripetutamente annunciato lo scorso anno dal Ministro Sacconi, Piano Nazionale per l’Infanzia non ancora approvato. C’è poco da celebrare. Le politiche per l’infanzia nel nostro Paese non sono una priorità».

«Sono parole al vento – ha detto ai giornalisti a Napoli – oggi qui non c’è alcuna personalità politica, nessun ministro. Parliamo tra noi ma non abbiamo interlocutori. Non c’era bisogno di una conferenza nazionale per far dialogare fra loro le associazioni che si occupano del settore. Siamo stanchi della retorica. Questo è un problema che deve essere affrontato da cinque anni, ma che viene sottovalutato».

Non è tardata la replica del sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella: «L’attacco cosi’ esplicitamente politicizzato contro il Governo da parte di Vincenzo Spadafora, presidente dei Comitati italiani per la raccolta fondi dell’Unicef, ci lascia davvero perplessi». «Spadafora – prosegue Roccella – ieri ha firmato un documento steso da un gruppo di associazioni in cui si chiede, fra l’altro, di assumere le conclusioni dei gruppi di lavoro della Conferenza come vincolo che impegna le azioni future dell’esecutivo. Non si capisce che rispetto abbiano i firmatari di questo documento nei confronti delle procedure democratiche e delle competenze di Parlamento e Governo».


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