Cultura

Bossi vuole solo immigrati con la valigia

Legge sull’immigrazione. Livia Turco commenta/1

di Livia Turco

La legge sull?immigrazione varata dal Consiglio dei Ministri contiene misure che modificano in senso negativo la legge in vigore. Rendono più difficile l?ingresso regolare, soprattutto l?ingresso per lavoro; rendono più precaria la vita delle persone immigrate e favoriscono la clandestinità. Vediamo da vicino tali modifiche. Il ministro Bossi sostiene che con questa modifica l?immigrazione è collegata al lavoro, quindi che «si entra solo per lavoro». Questo messaggio contiene un doppio inganno. Il primo perché già attualmente l?ingresso prevalente è per lavoro e la normativa in vigore prevede tutte le modalità possibili d?ingresso: lavoro a tempo determinato, indeterminato, stagionale, autonomo. Il secondo consiste nel fatto che l?ingresso per lavoro sarà in realtà più difficile, grazie alla modifica apportata alla disciplina dei permessi di soggiorno e all?introduzione del ?contratto di soggiorno?. Leggo l?articolo 4: recita che il permesso di soggiorno per motivi di lavoro è rilasciato a seguito della stipula del contratto di soggiorno per lavoro di cui all?articolo 5 bis. La durata del relativo permesso di soggiorno per lavoro è quella prevista dal contratto di soggiorno e comunque non può superare, in relazione a uno o più contratti di lavoro stagionale, la durata complessiva di nove mesi; in relazione a un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato la durata di un anno; in relazione ad un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato la durata di due anni. All?articolo 5 si introduce la figura del contratto di soggiorno per lavoro subordinato che prevede un contratto sottoscritto dal datore di lavoro e dal lavoratore, il quale prevede la garanzia da parte del datore di lavoro di un?adeguata sistemazione alloggiativa per il lavoratore e l?impegno al pagamento da parte del datore di lavoro delle spese di rientro del lavoratore nel Paese di provenienza. Dov?è l?inganno? Ogni volta che scade un permesso di soggiorno, deve essere fatto un contratto di lavoro, e ogni anno un datore di lavoro e un lavoratore dovranno rifare il contratto di lavoro e il permesso di soggiorno se a tempo determinato, ogni due anni se a tempo indeterminato. Però manca una disciplina sul rinnovo del contratto di soggiorno. Non si dice, cioè, quante volte può essere rinnovato il contratto di soggiorno. Dunque stando alla lettura attenta e puntuale degli articoli 4,5 e 22, l?ingresso per lavoro sarà ridotto a un anno per il lavoro a tempo determinato e a due anni per il lavoro a tempo indeterminato. Questo significa che viene vanificata la possibilità del lavoro a tempo indeterminato. Nasce una nuova figura: l?immigrato con la valigia. Ciò che ha sempre detto il ministro Bossi: l?immigrato viene, sta per un po? e torna nel suo Paese.


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