Volontariato

Bossi-Fini: Giovanardi, basta con le quote

Dopo Pisanu interviene anche Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il Parlamento, sulla riforma della Legge Bossi-Fini

di Redazione

”Agli extracomunitari che in Italia hanno trovato un lavoro bisogna consentire di restare con un regolare permesso di soggiorno: il meccanismo delle “quote” per gli immigrati previsto dalla Bossi-Fini va cambiato”. Dopo Pisanu, anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi chiede di modificare la legge sull’immigrazione. Quello delle quote, spiega il ministro dell’Udc in un’intervista a REPUBBLICA, ”e’ il punto centrale. D’altra parte, riprende la filosofia dell’attuale legge sull’immigrazione e la migliora. Si tratta di far combaciare domanda e offerta di lavoro per gli immigrati. Facciamo un esempio: la “badante” polacca, la colf russa o ucraina irregolari, ma anche l’extracomunitario che lavora nel settore edile o commerciale attualmente non in regola, devono sottoporsi al meccanismo farraginoso stabilito dalla Bossi-Fini: tornare a casa loro, attendere le “quote” d’ingresso per potere mostrare di avere un contratto di lavoro, quindi tornare in Italia. Se un’impresa ha bisogno di lavoratori o una famiglia di una colf non puo’ aspettare. Bisogna rendere piu’ snella la legge”. Giovanardi lancia una proposta: ”Chi e’ in grado di dimostrare che c’e’ un datore di lavoro con gia’ pronto il contratto di lavoro per lui o lei, allora puo’ restare in Italia. Non si tratta di uno, dieci, cento “casi” ma di decine di migliaia di storie. E’ necessario quindi riformare le “quote”, lasciare che sia il mercato a autoregolarsi, ovviamente devono essere previsti controlli efficaci perche’ non ci siano contratti di lavoro fittizi”. Il ministro ricorda infine che ”la sentenza della Consulta pone dei problemi che si devono risolvere”.


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