Formazione

Bossi-Fini: a sorpresa rispunta lo “sponsor”

Dario Rivolta (Forza Italia) ripropone la figura del garante per lo straniero, che il testo del governo aveva invece bocciato

di Gabriella Meroni

Forza Italia spiazza la maggioranza sull’immigrazione: il responsabile Esteri del partito di Berlusconi, Dario Rivolta, ha infatti oggi illustrato alla commissione Affari costituzionali della Camera un proprio emendamento che ripropone la figura dello ”sponsor”, che invece la legge Fini-Bossi voleva abrogare. Lo sponsor e’ stato introdotto dalla Turco-Napolitano e in pratica prevede che una persona, sia essa italiana o immigrata regolare, possa fare da garante per uno straniero che puo’ risiedere in Italia per un certo periodo per cercare lavoro. Questo meccanismo, richiesto a suo tempo, da alcune associazioni cattoliche, e’ stato utilizzato soprattutto per permettere un’incontro tra colf straniere e famiglie. Dario Rivolta ha previsto un meccanismo un po’ piu’ sofisticato: il garante-sponsor deve accendere una fidejussione nei riguardi dello Stato di 20.000 o 40.000 euro a seconda se il periodo di ricerca di lavoro e’ di sei o di 12 mesi. Al loro termine se lo straniero non ha trovato lavoro e ha fatto perdere le proprie tracce, lo Stato intasca la fidejussione. Agli stranieri che entrano con questo meccanismo sarebbe riservato il 5% di quota all’interno dell’annuale decreto-flussi. ”Con questo meccanismo – ha detto Rivolta – lo sponsor si espone, da un punto di vista finanziario, e lo Stato e’ incentivato a controllare per poter allontanare lo straniero o per incassare la fidejussione”. La proposta e’ stata sostenuta in Commissione dalla diessina Livia Turco e da Graziella Mascia (Prc), mentre contro si e’ pronunciato Giampaolo Landi, responsabile immigrazione di AN: ”il principio sarebbe anche sano – ha detto Landi – se non avessimo la prova provata dall’esperienza che lo sponsor alimenta il sommerso, e addirittura la microcriminalita’. Fare entrare uno straniero senza garantirgli il lavoro – ha aggiunto – significa esporlo ai ricatti del datore del lavoro”. Spiazzati anche i centristi dell’Udc, che pure hanno sempre sostenuto lo ”sponsor”. ”Prima di pronunciarci – ha detto il capogruppo dell’Udc in commissione Giampiero D’Alia – vogliamo capire se questa e’ una posizione, apprezzabile ma individuale di Rivolta, o e’ di tutta Forza Italia”. Intanto la commissione e’ andata avanti a rilento e ha finito di votare i soli emendamenti dei primi due articoli, cioe’ 60 su 1.300. La relatrice, Isabella Bertolini, esprime preoccupazione: ”il provvedimento andra’ in aula lunedi’ – ha osservato – e mi auguro che entro venerdi’ possiamo esaminare e votare tutti gli emendamenti, in modo da non portare in aula un testo ancora aperto”.


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