Sostenibilità

Boschi liguri da amare e da salvare

Dalla passione per l'ambente e la sua salvaguardia il sito realizzato da tre giovani volontari liguri contro gli incendi

di Redazione

L’amore per la propria terra li ha portati prima a iscriversi nelle liste comunali dei volontari anti incendio, poi a impegnarsi professionalmente nella soluzione dei problemi ambientali, infine ad aprire il sito www.liguriambiente.it per mettere a disposizione dei navigatori di Internet il bagaglio di esperienze acquisite. Sono Pietro Ghersi, Marco Giacobbe e Marco Piombo, tre giovani liguri della provincia di Savona. Visitando il loro sito ci si può rendere conto come l’origine degli incendi boschivi sia quasi nell’ottanta per cento dei casi di origine dolosa e solo nell’uno per cento dovuta a cause naturali. Il problema è assai grave, se si pensa che nel solo territorio dei comuni di Albissola, Celle, Stella e Varazze, nel decennio tra l’89 e il 99, 384 incendi hanno causato una perdita inestimabile per il patrimonio naturalistico ligure. I tre volontari hanno intenzione di pungolare anche con i mezzi offerti dalla tecnologia Comuni, Province, Regione, Enti parco e Comunità montane, nella convinzione che la cura a tali mali sia l’educazione della cittadinanza al rispetto del patrimonio naturalistico ma anche una sua corretta gestione. «Al nostro sito si collegano volontari da tutto il territorio nazionale, ma anche dall’Olanda e dalla Gran Bretagna», racconta Pietro Ghersi che, con orgoglio, ricorda anche che «un grande numero di contatti avviene proprio dalle università e da chi sta preparando la tesi, come uno studente di Palermo che ci ha contattati per avere informazioni specifiche sugli indici di propagazione degli incendi». La loro opera volontaria nel territorio consiste nella prevenzione e nell’estinzione degli incendi, nella raccolta di rifiuti, nel controllo del transito irregolare dei fuoristrada, nel mondo virtuale, nell’informazione attenta e continua proprio attraverso il loro sito che comprende anche ampi spazi dedicati alla descrizione della flora e della fauna, alla legislazione italiana, alla selvicoltura e all’ingegneria naturalistica. Ma com’è la situazione del volontariato anti incendio in Liguria? «Purtroppo è assai frammentata» racconta ancora Pietro Ghersi. E continua «In altre regioni, come per esempio in Piemonte, è molto più regolamentata, esiste una struttura estremamente gerarchizzata. Qui da noi si sono create spontaneamente diverse associazioni che fanno capo alle liste di volontari presso le sedi comunali. Il responsabile delle singole squadre, di solito è un assessore o lo stesso sindaco ma, in molti casi, nella pratica è un volontario dalla provata esperienza. Il trattamento di queste persone è lo stesso degli operai forestali. In alcuni comuni queste liste funzionano, in altri sono solamente degli elenchi di nomi, proprio come nelle Pagine gialle». «Il problema», sottolinea «è che ogni associazione fa capo a se stessa disperdendo tutte le forze, mentre ho notato che dove esiste unitarietà le cose funzionano molto meglio». Un auspicio più che mai importante, ora che l’estate è alle porte. Il periodo estivo sembra infatti essere il più delicato e bersagliato dai piromani. Ma chi sono costoro? Le ipotesi sono numerose e a volte anche fantasiose. Ma, accanto al pazzo, allo sbadato e al vandalo, ci sono anche gli speculatori che vogliono costruire case per turisti o i pastori che risolvono con gli incendi il problema del foraggio per le greggi. Liguriambiente Flab – Federazione ligure delle organizzazioni di volontariato antincendi boschivi Indirizzo: piazza Milite Ignoto, 10 17024 Finale Ligure (Sv) Email: info@liguriambiente Internet: www.liguriambiente.it Anno di nascita: 1999 Sul sito informazioni su, per esempio, incendi boschivi, decalogo di comportamento ambientale, normative, boschi liguri e selvicoltura


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