Boscagli promette il ripristino del fondo sociale regionale

L’assessore lombardo Giulio Boscagli, promette il reintegro del Fondo Sociale Regionale, per riportarlo dai 40 milioni attuali ai 70 dell’anno scorso. Lo fa in una lunga intervista rilasciata a Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università Cattolica e direttore del sito  Lombardia Sociale. «La mancanza è dovuta al fatto che noi responsabilmente abbiamo messo a bilancio le spese obbligatorie. L’anno scorso poi c’è stato un assestamento e confido si possa fare anche quest’anno. Abbiamo un impegno del presidente e dell’assessore al bilancio in questa direzione», ha detto.

 

Mentre nel complesso le risorse destinate al sociosanitario sono aumentate sotto l’assessorato Boscagli, il sociale resta un’area di sofferenza. «C’è un dato oggettivo», spiega Boscagli, «la riduzione dei fondi. Vero è che se diciamo che i fondi centrali sono stati azzerati, non è sbagliato. C’è una fortissima enfasi, ma sproporzionata. Perché quei fondi sono una goccia dinanzi al bisogno. Se il sociale è in capo ai comuni, allora bisogna che se ne facciano carico, come già fanno».

 

Una promessa di impegno anche sul recupero di più risorse per il sociale e il sociosanitario, a cui oggi va il 7% del bilancio regionale contro il 65% del sanitario. «Togliendo un punto alla sanità si potrebbe crescere enormemente sul sociale», fa notare Gori. «Sfonda una porta aperta», risponde Boscagli. «È un dibattito aperto e l’insieme della regione ne è consapevole. Avere il sistema sociosanitario, soprattutto per anziani, alleggerisce la spesa sanitaria tout court. È noto d’altra parte che il sistema sanitario è d’eccellenza e l’eccellenza costa. Oggi probabilmente si può intervenire con più razionalizzazione sulla sanità per recuperare risorse complessive, anche perché onestamente la differenza tra sanitario e sociosanitario non è che si può separare con l’accetta.

L’intervista integrale su Lombardiasociale.it