Welfare
Boris, un sindaco paladino dei disabili
Il primo cittadino Johnson ha preso pubblicamente posizione contro i tagli ai sussidi di invalidità decisi dal governo Cameron
Un vero pezzo da novanta si aggiunge in Gran Bretagna agli oppositori ai tagli ai sussidi pro disabili decisi dal governo inglese nell’ambito di un’ampia quanto discussa riforma del welfare. Il paladino degli invalidi è il sindaco di Londra, il sanguigno Boris Johnson, che ha attaccato i ministri del governo Cameron accusandoli di voler spingere i disabili sotto la soglia di povertà. I tagli riguarderanno il Disability Living Allowance, uno speciale sussidio che arriva a 700 sterline la settimana e viene erogato ai disabili per far fronte alle spese di assistenza e mobilità.
Il sindaco di Londra ha espresso la propria contrarietà al progetto rispondendo per iscritto a una richiesta di parere arrivata dallo stesso governo. <<Una riforma è necessaria, è vero>>, ha scritto Johnson, <<ma come sindaco sono preoccupato che, focalizzandosi unicamente su una maggiore efficienza, il progetto del governo rischi di non venire incontro adeguatamente ai bisogni delle persone disabili>>. <<Si rischia di condannare i genitori dei bambini disabili>>, ha aggiunto, <<e i bambini stessi a una vita di ristrettezze economiche più che di sussidi>>.
La proposta del governo Cameron prevede di rimpiazzare il Disability Living Allowance con il cosiddetto Pip (Personal Independence Payment), che verrà erogato soltanto ai disabili con i bisogni maggiori e che consentirà, nelle intenzioni dell’esecutivo, di risparmiare il 20% in questo settore entro il biennio 2015/2016. Oggi in Gran Bretagna i percettori del sussidio sono 3,2 milioni; si tratta di una vasta platea di soggetti, dai malati di cancro alle persone con lesioni del midollo spinale, dai malati psichichi ai disabili mentali. Secondo molte associazioni che si occupano di disabilità, i sussidi sono essenziali per permettere ai disabili di lavorare: secondo Paul Farmer, direttore della charity Mind, <<non è vero, come sostiene il governo, che la spesa per l’assistenza è fuori controllo. Al contrario, negll ultimi anni il sussidio per disabili è andato solo a persone che ne hanno veramente bisogno. Tagliarlo del 20% avrà un effetto devastante>>.
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