Politica
Borgomeo: “Ci vuole un’operazione straordinaria di sostegno al Terzo settore meridionale”
Il presidente della Fondazione Con il Sud al ministro Provenzano, le misure messe in campo sin qui sono insufficienti soprattutto al Sud che, come sappiamo, ha tradizionalmente minori flussi di donazioni private, occorre un intervento per sostenere le organizzazioni di Terzo settore mediante la concessione di contributi a fondo perduto. Con che risorse? Si cominci dai 500 milioni di euro del Pon inclusione 2014-2020 ancora non impegnati
di Redazione
È stato un'appello forte quello pubblicato ieri su Il Mattino in proma pagina a firma Carlo Borgomeo. Un appello al Governo e in particolare al ministro per il Sud e la Coesione sociale Provenzano. Ne riportiamo qualche passaggi.
“La crisi e le misure di contenimento stanno determinando conseguenze devastanti per le persone più fragili: dai minori alle donne vittime di violenza, dai disabili alle famiglie dei detenuti, dai senzatetto ai migranti, dagli anziani non autosufficienti alle vittime di usura. Alla Fondazione con il sud arrivano continuamente segnalazioni da parte di organizzazioni che con consapevolezza e grande dignità ci dicono di situazioni insostenibili (…) Siamo evidentemente di fronte a una situazione di straordinaria gravità, a una crisi epocale con caratteristiche che nessuno di noi trenta giorni fa poteva immaginare.
Le Fondazioni di origine bancaria hanno deciso di sostenere il Terzo settore attraverso l’istituzione di un Fondo di Garanzia nazionale. Alcuni “pezzi di Terzo settore potranno avere qualche sollievo dalle recenti misure adottate dal Governo. Ma tutto questo è insufficiente soprattutto al Sud che, come sappiamo, ha tradizionalmente minori flussi di donazioni private. Le dimensioni della crisi suggeriscono bel altri interventi. È il momento di realizzare un’operazione straordinaria di sostegno al Terzo settore meridionale.
Propongo che il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale metta in campo un intervento per sostenere le organizzazioni di Terzo settore mediante la concessione di contributi a fondo perduto da erogare, non in base a una faticosa selezione di progetti, ma a organizzazioni che rispondano a requisiti minimi di continuità, di esperienza, di radicamento nei territori. (…)Le risorse potranno essere reperite dai fondi strutturali: in primis i 500 milioni di euro del Pon inclusione 2014-2020 ancora non impegnati (…)
Fondazione Con il Sud ha una rete di 6000 associazioni, procedure di valutazione e di controllo collaudate e generalmente ritenute efficaci: abbiamo una piattaforma informatica capace di gestire enormi flussi di domande (come certifica la gestione del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile). E questa esperienza, se lo ritiene utile, è a totale e gratuita disposizione del Governo per attuare la proposta formulata”
L'appello di Borgomeo è stato questa mattina rilanciato dalle Fondazioni di Comunità del Sud ( Fondazione di Comunità San Gennaro, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione di Comunità di Salerno, Fondazione di Comunità di Messina, Fondazione di Comunità Val di Noto, Fondazione di Comunità del Salento, Fondazione di Comunità di Agrigento e Trapani) con una petizione u Change.org che recita:
“Signor Ministro, le Fondazioni di Comunità del Sud si rivolgono a Lei, che ha mostrato grande attenzione alla necessità di favorire percorsi di coesione sociale nelle regioni meridionali, affinché dia seguito alla proposta lanciata dal presidente della Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo la quale punta ad evitare che la dura crisi sanitaria, economica, sociale specialmente al Sud diventi ancora più drammatica e irreversibile nel prossimo futuro. Come Fondazioni di Comunità abbiamo capito che l'infrastrutturazione dei legami e la partecipazione alla cittadinanza piena passa anche attraverso l'opera di quel terzo settore, che necessita di riconoscimento e sostegno. Di fatto, le recenti misure adottate dal governo non sono sufficienti per il Terzo settore e le dimensioni della crisi suggeriscono interventi più consistenti.È il momento di realizzare un’operazione straordinaria, mediante la concessione di contributi a fondo perduto a valere sui fondi strutturali da erogare non selezionando progetti, ma alle organizzazioni con consolidata esperienza e radicamento nei territori”.
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