Cultura
Boom per tassa.li
Il dispositivo permette di segnalare ad altri utenti i luoghi in cui non vengono emessi scontrini e fatture
Si chiama tassa.li ed è la nuova frontiera 2.0 della lotta all’evasione fiscale, sia pure fai da te. E’ una app per iphone che sta facendo letteralmente boom tra gli utenti, visto che è saldamente ai primi posti tra quelle più scaricate. Gratuita e firmata da tale Bruno Bellissimo, tassa.li consente di inserire su una mappa dell’Italia, con un sistema simile a Google maps, i luoghi in cui agli utenti dello smartphone non è stato rilasciato lo scontrino o fatta la fattura. Quando si dice la moda: tassa.li è stata realizzata nel luglio 2011, ma solo ora sta avendo veramente successo, evidentemente dopo i blitz portati avanti dalla finanza in vari luoghi d’Italia e con la nuova stagione di lotta all’evasione annunciata dal governo.
In pratica tassa.li funziona in questo modo: appena lanciata la app chiede di conoscere la posizione dell’utente, poi – dopo la scritta “combatti l’evasione fiscale con il web 2.0” – il sistema fa immettere l’importo del mancato scontrino e la categoria mercelologica dell’esercizio “evasore” (bar e ristoranti, locali notturni, servizi o negozi). Sulla mappa compare subito dopo la posizione del telefono da cui è stata inviata la segnalazione, quindi il luogo dove sarebbe appena stato commesso un illecito fiscale. Ovviamente niente nomi, quindi la segnalazione ha solo un valore virtuale, e anche volendo, un eventuale finanziere solerte non potrebbe accertare se la violazione è stata davvero commessa, e niente controlli su quante e quali segnalazioni vengono inviate. A oggi comunque i clic sulla mappa sono stati ben 36.948.
Le recensioni degli utenti sono contrastanti. <<Cos’è, giustizia fai da te? Incredibile, da denuncia penale>>, scrive Schifoso, mentre Telina 899 invita a <<non nascondersi dietro una app>> e ad andare a denunciare alla guardia di finanza. Molti inoltre segnalano il rischio di false segnalazioni: <<Succede che se un negoziante sta antipatico o peggio uno segnala senza motivo>>, scrive Shady. Ovviamente ci sono anche i fans: <<Maledetti evasori! Pagate!!! Ottima app>> dice Artofgaming, mentre Sayo Nara scrive che è <<un’idea perfetta per questo momento del nostro paese>> e per eDMStudio addirittura bisognerebbe <<inserire il nome dell’evasore. I commenti negativi sono fatti dagli evasori, ladri!!!>>. Forse il più sincero è però Morgansrl, che ammette: <<Oggi ho fatto a caso una decina di segnalazioni fasulle>>. Come dire: per lottare davvero contro l’evasione ci vuole ben altro.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.