Welfare

Boom di sfratti, 112mila famiglie per strada

La ong Crisis lancia l'allarme: in due anni c'è stato un aumento di oltre 80% degli sfratti per morosità. Alloggi comunali strapieni, famiglie buttate fuori anche dai parenti. E il governo continua a tagliare i sussidi

di Gabriella Meroni


La crisi abitativa raggiunge livelli record in Gran Bretagna, e le charities fanno appello al governo perché faccia marcia indietro e ripristini gli aiuti ai nuclei familiari in difficoltà. L'appello è di Crisis, l'associazione leader nel paese nel settore degli homeless ma anche (e sempre di più) nell'aiuto alle famiglie che perdono la casa per motivi economici.

I dati ufficiali sono impressionanti: secondo il Department for Communities and Local Government (una sorta di Anci britannica), nel 2012 il 10% di famiglie in più sono rimaste senza casa rispetto al 2011, e il 26% rispetto al 2010, portando il totale a ben 112mila famiglie;  la stessa Crisis ha assistito l'anno scorso 11.200 famiglie che avevano perso la casa per morosità negli affitti, l'82% in più rispetto al 2010. Inoltre il 27% di famiglie in più sono state ospitate in rifugi d'emergenza messi a disposizione dagli enti locali, per un totale di oltre 53.000 nuclei in "sistemazione temporanea" e 4000 in bed&breakfast (+73% dal 2010). Altre 7.300 famiglie (+30%) si sono trovate sulla strada perché i parenti e gli amici che le ospitavano non sono più in grado di continuare a sostenerle, sempre a causa della crisi economica.

"Il governo non può continuare a essere sordo", ha dichiarato il direttore di Crisis, Duncan Shrubsole, "perché dietro le statistiche ci sono vite devastate. Ci devono ascoltare: basta con i tagli all'edilizia popolare e sì ad aiuti concreti a sostegno degli affitti".

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