Famiglia

Boom di minori stranieri non accompagnati +69%

Il report dell'Anci e la denuncia: «la convenzione con il ministero scaduta da dicembre»

di Sara De Carli

Più 69%. Di tanto sono aumentati nel 2011 rispetto all’anno prima i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, passando dai 4.588 minori presi in carico nel 2010 ai 7.750 censiti al 31 dicembre 2011 dal Comitato minori stranieri. Erano 5.879 quelli presi in carico nel 2009. Lo dice il IV Rapporto Anci-Cittalia sui minori stranieri non accompagnati in Italia, presentato sabato a Padova durante il ‘Festival della Cittadinanza’.

Il programma scaduto

«L’Italia non espelle i minorenni anche se sono entrati in modo irregolare nel nostro Paese e, quindi – ha detto il sindaco di Padova e delegato Anci all’immigrazione, Flavio Zanonato – c’è l’obbligo di ospitarli e di inserirli all’interno di un percorso che, una volta concluso, consenta loro di avere un rapporto positivo con il Paese che li ha ospitati».

L’onere finanziario di questo percorso «viene scaricato soprattutto sui Comuni», ha detto ancora Zanonato. «In questi anni i Comuni e l’Anci hanno svolto un ruolo importante per l’accoglienza e la tutela dei minori stranieri non accompagnati. È necessario che il governo dia continuità alle esperienze fin qui realizzate, assicurando le necessarie risposte finanziarie per garantire in ogni parte d’Italia un’accoglienza vicina ai bisogni dei minori e nel rispetto del loro supremo interesse».

Il programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, nato nel 2008, finanziato dal Ministero del lavoro e realizzato dall’Anci ha giocato un ruolo importante, ha sottolineato Zanonato, attivandosi su una rete di 32 comuni che ha accolto più di 2750 minori, per un totale di più di 160mila giornate di accoglienza fruite in comunità o in famiglia. Eppure questo programma oggi è congelato’ per il mancato rinnovo della convenzione scaduta lo scorso dicembre. Rispetto a questo programma, «Esistono solo due alternative, entrambe non praticabili: o il Comune si sobbarca da solo il peso di accoglienza ed integrazione, oppure queste persone saranno lasciate allo sbando e questo è contrario alla legge ed agli obblighi assunti dal nostro Paese a livello internazionale».

Sandra Zampa, capogruppo del Pd alla Commissione parlamentare Infanzia e Adolescenza, che ha partecipato alla presentazione del Rapporto Anci-Cittalia, ha detto: «Spero che il governo sia solo in ritardo nel rifinanziamento del programma nazionale minori. Ho chiesto un incontro al ministro del lavoro Fornero per esporre i risultati dell’indagine conoscitiva della Commissione bicamerale (qui l’articolo di Vita.it sui risultati dell’indagine della bicamerale infanzia): il rinnovo della convenzione con l’Anci è uno dei punti qualificanti delle proposte che le porterò».

Il report

Il report di Anci-Cittalia in realtà va nel dettaglio dell’anno 2010, dando per il 2011 solo il dato complessivo. Sono 845 i comuni italiani che nel 2010 hanno accolto minori stranieri non accompagnati, soprattutto città con oltre i 100mila abitanti, che da sole accolgono il 67,8 per cento del totale dei minori. Diminuiscono invece i minori accolti nei centri di medie dimensioni (passano dal 37,5% al 25,6 nei comuni dai 15mila ai 100mila abitanti) e aumentano i minori stranieri non accompagnati presi in carico nei comuni con meno di 15mila abitanti.

Lazio (19%), Puglia (14%), Emilia Romagna (13%) e Lombardia (11%) sono le regioni i cui comuni fanno registrare il più alto numero di minori presi in carico. I minori stranieri presenti in Italia nel provengono invece soprattutto da Afghanistan (16,8%), Bangladesh (11%), Albania (10%), Egitto, Marocco e Kosovo: un dato destinato a modificarsi con i rilevamenti per il 2011, che evidenziano un aumento di arrivi dai paesi del Nordafrica.

C’è la conferma che il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati riguarda soprattutto maschi (il 91,4%, in aumento di due punti percentuali rispetto al 2008), la maggior parte appena sotto la soglia della maggiore età (il 55% ha 17 anni, quattro punti in più per questa fascia d’età rispetto al 2008).

Tra le principali evidenze dell’indagine Anci-Cittalia figura anche il miglioramento della capacità di assicurare effettiva protezione ai minori accolti da parte dei comuni, con un aumento dal 42% del 2008 al 74% del 2010 del totale dei minori che dispongono di permesso di soggiorno tra quelli accolti in seconda accoglienza e dal 36% (2008) al 65% (2010) dei minori ai quali è stata attribuita la tutela.


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