Politica

Boom di candidate donne

Alle prossime elezioni del 23 ottobre, nove donne corrono per il Parlamento e tre per le amministrazioni locali

di Redazione

In patria le chiamano già le ‘dodici audaci della politica’. Sono le donne candidate alle elezioni parlamentari e municipali del 23 ottobre in Bahrain. Colte, ambiziose e determinate, puntano ad aggiudicarsi scranni in un ambiente dominato dagli uomini. Nove candidate corrono per il Parlamento, tre per le amministrazioni locali. La nuova tornata elettorale non le spaventa, convinte che l’elettorato del piccolo regno sia pronto a dare più spazio alle donne. La pensa così Ines Shabeeb. “Quest’anno gli elettori sono più consapevoli degli standard e delle caratteristiche dei candidati rispetto al 2006 e al 2002” spiega, secondo quanto riporta la stampa locale, sostenendo che “gli elettori finalmente sceglieranno i candidati più competenti”. Da tempo Shabeeb sognava di potersi candidare ma aspettava il momento giusto. “Ho consultato famiglia ed amici – racconta – ed ho avuto conferma che avrei dovuto fare il passo coraggioso”. Candidata indipendente, Shabeeb mette il tema della scuola e dei diritti delle donne in cima alla sua agenda, sicura di un buon risultato. “Non mi sarei candidata se non fossi stata sicura di avere chance di vittoria” afferma. In corsa per le parlamentari, tra le altre, anche Raja Al Kiliti, che mette l’economia in cima alle sue priorità. “Non voglio presentarmi con un’agenda rivolta solo alle donne, non rappresento solo loro” sottolinea.

Quanto alle chance di vittoria, “ci sono ancora molti indecisi nell’elettorato – osserva – sono stata incoraggiata a candidarmi per prendere questi voti”. E se dovesse perdere, non importa. “E’ un’occasione unica per me e per quelli che credono in me – spiega – sarò sempre felice di aver potuto vivere un’esperienza così eccitante al di là dei risultati”. Il Bahrain per la verità ha avuto diversi ministri, rappresentati diplomatici e giudici donna. L’unica donna araba e musulmana che ha presieduto l’Assemblea generale Onu era del Bahrain, come era del Baharain la prima donna dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo che ha ottenuto un seggio in Parlamento, nel 2006. Si tratta di Lateefa Al Gaood che vinse perché all’ultimo momento due candidati della sua circoscrizione si ritirarono. Quella tornata elettorale, in cui si presentarono 18 candidate, fu caratterizzata da un’alta partecipazione al voto e dalla netta vittoria dei partiti religiosi: il movimento degli sciiti tradizionalisti, Al-Wifaq; quello salafita, al-Asala, e al-Menbar, il partito che si ispira ai Fratelli Musulmani. Le donne del Bahrain sono andate a votare per la prima volta nel 2002. Sebbene le candidate rappresentassero il 10% del totale, nessuna di loro riuscì a vincere.L’insuccesso fu attribuito prima di tutto al mancato appoggio dei partiti islamisti


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