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Bonus per i figli. Un segnale troppo debole

L'Istat ha espresso un segnale negativo di fronte alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.

di Benedetta Verrini

Il bonus per il secondo figlio previsto dalla Finanziaria 2004? Poco più che impercettibile: è il giudizio espresso dall?Istat davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera, per definire i benefici che deriveranno alle famiglie italiane dalla nuova manovra. “Prendiamo atto che questo bonus rappresenta un segnale di attenzione ai costi sostenuti dalla famiglia per i figli, ma si tratta di un segnale debole”, commenta la presidente del Forum delle associazioni familiari, Luisa Santolini. “è vero che la parola famiglia è finalmente entrata nella Finanziaria, ma siamo ancora lontani da quella riforma strutturale universale che davvero rappresenterebbe un sostegno per tutte le famiglie italiane”. Con un intero Capo, il IV, dedicato a Società civile, famiglia e solidarietà il decreto legge che accompagna la Finanziaria 2004 affronta il problema del sostegno economico ai settori più fragili e vitali della società italiana. All?articolo 21, intitolato Assegno per ogni secondo figlio e incremento del Fondo nazionale per le politiche sociali, il governo ha previsto che “per ogni figlio nato dal 1° dicembre 2003 e fino al 31 dicembre 2004, secondo o ulteriore per ordine di nascita, e, comunque, per ogni figlio adottato nel medesimo periodo, alle donne residenti, cittadine italiane o comunitarie, è concesso un assegno pari ad euro 1.000”. Per questa finalità, è istituita, nell?ambito dell?Inps, una speciale gestione con una dotazione finanziaria complessiva di 308 milioni di euro; più in generale, per il finanziamento delle politiche in favore delle famiglie il sesto comma dello stesso articolo prevede inoltre che “il Fondo nazionale per le politiche sociali di cui all?articolo 59, comma 44, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, è incrementato di 232 milioni di euro per l?anno 2004”. “È vero che questi 540 milioni di euro destinati alla famiglia rappresentano una misura consistente, pari al 10% dell?intera manovra”, dice Luisa Santolini, “ma è anche vero che sull?incremento del Fondo per le politiche sociali, ancora non conosciamo la destinazione e i criteri con cui verranno distribuiti questi fondi. Inoltre, l?unica proposta che è stata avanzata è quella del bonus per i figli che nasceranno nei prossimi mesi, dal secondo in su. Si tratta senz?altro di un segnale di attenzione ai costi sostenuti dalla famiglia per i figli, ma limitato nel tempo e nell?importo. E soprattutto ignora i figli primogeniti”. Nulla a che vedere, insomma, con quelle misure strutturali da tempo invocate dal Forum delle famiglie. La presidente Santolini ricorda che la Finanziaria dell?anno scorso aveva preso la direzione delle deduzioni a favore delle famiglie: “pur senza prevedere incrementi”, spiega la Santolini, “la previsione di deduzioni rappresentava una misura universale, scalettata sul numero di figli”. Il bonus per il secondo figlio previsto per il 2004, invece, “è una misura annuale”, sottolinea la presidente del Forum, “che va a sostegno della natalità”. Uno spot, insomma, che non tiene conto del valore di tutti i figli, anche i primogeniti, e del fatto che le famiglie li crescono e li mantengono per almeno 25 anni, e non soltanto uno. Lo scarso impatto del bonus (e delle altre misure previste, come la proroga della detrazione dell?Irpef del 36% delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio) è stato affermato anche dall?Istat, l?8 ottobre scorso: “Il reddito familiare disponibile aumenterebbe in modo insignificante (in media dello 0,07% nel 2004) rispetto allo scenario a legislazione invariata”, ha detto il presidente Luigi Biggeri alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Dopo mesi di attese, ci dobbiamo arrendere all?evidenza che la Finanziaria non ha tenuto conto dell?ordine del giorno del Parlamento, approvato a marzo, che aveva impegnato il governo ad avviare politiche familiari strutturali”, conclude Luisa Santolini. Identikit della manovra 2004 FINANZIARIA – Il Consiglio dei ministri del 3 ottobre 2003 ha approvato il disegno di legge finanziaria per l?anno 2004. La manovra prevede misure correttive per circa 16 miliardi di euro, utilizzando misure una tantum e provvedimenti strutturali di riduzione della spesa corrente, nonché interventi per lo sviluppo per circa 5 miliardi di euro. DECRETONE – Il Governo, contestualmente alla finanziaria, ha approvato un decreto legge (n. 269/03) per favorire lo sviluppo dell?economia e la correzione dell?andamento dei conti pubblici. In esso, all?art. 21, si trova la disposizione relativa all?assegno “per ogni secondo figlio e incremento del Fondo nazionale per le politiche sociali”. La misura sarà valida per ogni figlio nato dal 1° dicembre 2003 e fino al 31 dicembre 2004, secondo o ulteriore per ordine di nascita, e, comunque, per ogni figlio adottato nel medesimo periodo. Governo Italiano


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