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Bonus bebè, questione chiusa

I mille euro vanno ridati, la restituzione estingue i procedimenti penali e amministrativi

di Sara De Carli

La commissione bilancio, nella seduta fiume di domenica, ha messo anche la parola fine sulla questione “restituzione del bonus bebè”. Le 8mila famiglie che a luglio hanno ricevuto la lettera dell’Agenzia delle Entrate che chiedeva la restituzione dei mille euro del bonus bebè incassato nel 2005, in più, annunciava che sarebbe partita automaticamente anche una segnalazione alla Procura della Repubblica per indebita percezione del bonus, con conseguente versamento di 3mila euro di sanzione amministrativa.

La vicenda si chiude ora con l’approvazione dell’emendamento 6.47 formulato dal senatore GilbertoPichetto Fratin (Pdl), che riportiamo di seguito integralmente. L’emendamento prevede che le famiglie debbano restituire i mille euro del bonus, le sanzioni penali e amministrative non si applicano se esse restituiscono i mille euro entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. I procedimenti penali ed amministrativi eventualmente già avviati sono sospesi sino alla scadenza del predetto termine e si estinguono con la restituzione del bonus.

6.47
La Commissione
Dopo il comma 6, è aggiunto il seguente:
«6-bis. Al fine di semplificare l’attività amministrativa e di evitare l’insorgere di ulteriore contenzioso, nei confronti dei soggetti che hanno beneficiato delle erogazioni di cui all’articolo 1, commi 331, 332 e 333, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in assenza della condizione reddituale stabilita dal citato comma 333, non si applicano le conseguenti sanzioni penali e amministrative se essi restituiscono le somme indebitamente percepite entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. I procedimenti penali ed amministrativi eventualmente avviati sono sospesi sino alla scadenza del predetto termine e si estinguono a seguito dell’avvenuta restituzione».

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