Cultura
Bonino: il burqa? Fanno bene a vietarlo
Secondo la leader radicale ''non si va nei luoghi pubblici in maniera irriconoscibile'' e ha fatto bene il sindaco di Azzano Decimo (Pn) a vietare l'uso di caschi, veli e chador
di Paolo Manzo
”Non si va nei luoghi pubblici in maniera irriconoscibile”. Per questo ha fatto bene il sindaco leghista di Azzano Decimo, provincia di Pordenone, a vietare l’uso di caschi veli e chador, secondo la leader radicale Emma Bonino che, in un’intervista al ‘Messaggero’ osserva ”c’e’ un limite ben preciso che non c’entra nulla con l’Islam o con altro: in una societa’ libera vige l’obbligo della riconoscibilita’ personale e fisica del cittadino”. Altro e’ la legge francese, spiega, ”sbagliatissima” perche’ se si cominciano a vietare ”la croce cattolica, la kippah ebraica o altri segni e indumenti della cultura araba”, si potrebbe arrivare, dice Bonino, a proibire anche il gagliardetto della pace o il ciondolo con l’immagine di Ghandi. ”I talebani hanno imposto il burqa -commenta- e non vorrei vivere in un paese che, alla maniera talebana, vieta altre espressioni culturali”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.