Politica

Bolzano. Famiglia: divorzio e poi? La casa dei padri

Un’associazione altoatesina aprirà la prima comunità per padri separati costretti a vivere lontano dai figli.In attesa di una legge (di Chiara Parisi)

di Redazione

Secondo l?Istat, in Italia le unioni fallite sono il 25 per cento: una su quattro. Nel 90 per cento dei casi di separazioni o divorzi, i figli sono affidati alla madre, che continua a vivere nell?abitazione coniugale in quanto soggetto economicamente più debole. E nonostante si parli in questi giorni di un progetto di legge che dovrebbe cambiare le carte in tavola, introducendo l?affidamento congiunto dei figli (firmato dal senatore Vittorio Tarditi di Forza Italia, ha iniziato il cammino parlamentare a metà gennaio), la realtà parla ancora del ?privilegio? concesso alle madri di vivere con la prole. Un ?privilegio? contestato dalle numerose donne, avvocato e non, in un dibattito a Milano con lo stesso Tarditi. È stato fatto osservare che questa, come altre proposte di legge sull?argomento, parte da un dato di fatto irreale: se l?affidamento è riservato alle madri, occorre chiedersi quanti sono i padri che ne fanno richiesta veramente. Un?obiezione che nasce dall?idea che una legge non può imporre una figura paterna e un?unità di intenti dei genitori inesistente nella realtà. «Dei problemi dei padri si occupano in pochi», denuncia invece Elio Cirimbelli, fondatore e direttore dell?associazione Asdi-Assistenza separati divorziati che dal 1986 a Bolzano aiuta chi si trova a vivere l?esperienza della separazione o del divorzio. E proprio per rispondere, in attesa che qualcosa cambi, al disagio di tanti padri messi in disparte dopo una separazione, è stato avviato un nuovo progetto: la prima ?Casa per padri divorziati? che offrirà un alloggio a uomini separati o divorziati in situazioni di emergenza abitativa a causa delle spese per gli alimenti o per altri problemi economici legato al divorzio. «Da poco tempo all?interno di Asdi è nato il gruppo di lavoro Gps-Gruppo padri separati», spiega Cirimbelli, «con l?obiettivo primario di avere pari responsabilità e pari dignità nell?essere genitori, e maggiore partecipazione nell?educazione dei figli». L?idea che sta alla base della costituenda ?Casa? è quella di dare un «un alloggio a chi, per le spese degli alimenti o per altri problemi economici legati alla separazione o al divorzio», continua Cirimbelli, «fatica a trovare per sé una nuova sistemazione». Secondo il direttore di Asdi, garantire una sistemazione momentanea e dignitosa a chi si deve allontanare da casa è necessario anche per permettere una continuità di relazione con i figli, assicurando loro il diritto di vivere il rapporto con il padre all?interno di un appartamento. Qualche numero In Italia i matrimoni sono stati negli ultimi 10 anni in costante calo, mentre separazioni e divorzi sono aumentati. Nel 1980 si registravano 29.462 separazioni e 11.844 divorzi; un decennio più tardi, rispettivamente 44.018 e 27.682. Nel ’99 le separazioni sono state 64.622 e i divorzi 33.852 (+3% e +1% rispetto all’anno prima). Al Nord si registrano 5,5 separazioni e 3,1 divorzi ogni mille coppie sposate, al Sud 2,9 separazioni e 1,3 divorzi. Info: Asdi, tel. 0471.266110


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