Non profit
Bologna: una provincia colonizzata dall’azzardo
Dopo Pavia e Reggio Emilia, continua il nostro viaggio nei territori ostaggio dell'azzardo: 1,7miliardi di euro buttati nel 2016
di Marco Dotti
In provincia di Bologna l'azzardo si divora 1,7miliardi di euro. Per la precisione 1.740.106.211 euro. E lo Stato? Lo Stato fa buon viso a cattivo gioco. Incassando poco (il 10%) e perdendo molto. A rimetterci è il legame sociale messo a durissima prova da questa mole inaudita di denaro che investe i territori, travolgendo le relazioni, gli affetti, la fiducia e l'economia (vera).
A farla da padrone in provincia di Bologna le slot classiche e le ancora più pericolose VLT. In totale su 1.7 miliardi di euro 1 miliardo è speso in queste due tipologie d’azzardo. 468, 1 milioni di euro nelle classiche slot machines e ancora di più nelle più moderne e pericolose VLT con 558.158.817 euro.
C’è poi il boom dell’azzardo online (‘giochi di abilità’ per la classificazione dei Monopoli) con 251,8 milioni di euro. A seguire le lotterie istantanee come il ‘gratta e vinci’ con 151,4 milioni di euro, le scommesse sportive a quota fissa a 106 milioni di euro, il Lotto con 92 milioni di euro, 14 milioni di scommesse ippiche in agenzia e 4,1 all’ippodromo e via via altre tipologie.
Sparisce il totocalcio: nel 2016 i bolognesi vi hanno speso in tutta la provincia "solo" 251.499 euro.
Considerando che in provincia di Bologna, secondo i dati Istat 2016, ci sono 482.861 famiglie, la spesa per ogni nucleo famigliare risulta di 3.520 euro l’anno.
Denaro sottratto all’economia reale, alcommercio, all'educazione e ai servizi. Denaro che, ovviamente, fa gola alla criminalità che nel canale dell'azzardo legale ha trovato una sponda sicura per le proprie attività di money laundering. Pensiamo che, sempre da dati Istat 2016, la spesa media mensile per le famiglie dell’Emilia Romagna è stata di 2806,40 euro di cui 432,91 per spese alimentari e 2373,49 per tutte le altre spese. La spesa pro-capite, per ogni cittadino bolognese, neonati inclusi, è di 1704 euro l’anno.
«La Dia chieda i dati, i conti non tornano» tuonano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Massimo Bugani, Marco Piazza, Dora Palumbo e Elena Foresti. Effettivamente…
SE VUOI CONOSCERE I DATI DELL'AZZARDO NEL TUO COMUNE ECCO COME FARE
Nel frattempo, in base alla legge regionale contro l'azzardo i comuni dell'Emilia Romagna stanno iniziando a mappare i luoghi sensibili sul proprio e stanno chiedendo in massa i numeri dei flussi finanziari dell'azzardo sul proprio territorio.
Leggi anche le prime puntate del nostro reportage: Pavia e Reggio Emilia
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