Famiglia

Bologna: presentate oggi le linee guida per i Piani di zona

Incontro con rappresentanti del Terzo Settore

di Carmen Morrone

La promozione del benessere, il rafforzamento della coesione sociale, il sostegno delle forme di partecipazione, l’integrazione delle politiche e degli interventi, la ricerca dell’equità, la personalizzazione degli interventi e la promozione delle diverse forme di collaborazione tra pubblico e privato.

Sono queste le parole chiave per gli obiettivi dei nuovi Piani sociali di Zona 2005/2007 le cui linee di indirizzo, date dal consiglio provinciale di Bologna, sono state presentate per la prima volta questa mattina nelle sede dell’Arci ‘Benassi’ di via Cavina, a Bologna. Presenti l’assessore alle Politiche sociali dell’Emilia Romagna, Gianluca Borghi, il vicesindaco di Bologna, Adriana Scaramuzzino, l’assessore provinciale ai Servizi Sociali, Giuliano Barigazzi, il sindaco di Sasso Marconi, Marilena Fabbri, e Flavia Franzoni, docente dell’Ateneo di Bologna. La definizione dei Piani di Zona parte necessariamente dal quadro demografico.

La popolazione residente nella Provincia di Bologna alla fine dell’anno 2003 ammontava a 935.107 abitanti, pari al 23% del complesso di residenti in Emilia Romagna. Nel 2003 si è registrato il più alto incremento anno della popolazione nell’ultimo decennio (8.346 persone in più, pari a +0,9% rispetto al 31 dicembre 2002). Tra il 2002 e il 2003 si è registrato anche un incremento del grado di invecchiamento della popolazione provinciale, al di sopra della media nazionale e regionale.

Tra le priorità d’intervento individuate dal consiglio provinciale, la omogenea distribuzione territoriale dei servizi e la loro qualità, e la chiarezza tariffaria e dei regolamenti e la loro progressiva omogeneizzazione. L’emergenza legata ai processi di impoverimento, che interessano sempre più larghi strati della popolazione, insieme ai fenomeni di esclusione sociale, inoltre, vedono nell’azione integrata tra le politiche sociali della casa e del lavoro la loro unica possibilità di risoluzione. Flavia Franzoni ha così sottolineato la necessità di rafforzare la coesione sociale ed i processi di integrazione attraverso la promozione dei processi partecipativi della cittadinanza.

Le linee di indirizzo riconoscono nella non autosufficienza (anziani e diversamente abili) un fenomeno rilevate per proporzione e, dunque, prioritario per tutta la comunità. Così come importanti sono definite le politiche per l’infanzia e la necessità di strutturare sistemi di accoglienza per gli immigrati. L’assessore Borghi, ha aperto il suo intervento, sottolineando la ”volontà di agire che caratterizza l’amministrazione provinciale di Bologna”, soprattutto in ”un momento assolutamente centrale per la congiuntura difficile e la realtà – ha detto Borghi – che ci vede in solitudine a sostenere le ragioni di un investimento politico ed economico nel sociale”. L’obiettivo che l’assessore individua per l’anno prossimo è quello di ”rafforzare la cooperazione tra le istituzioni per riuscire a ridefinire le priorità d’intervento, anche grazie alla collaorazione con il terzo settore”

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