Famiglia

Bologna: la biblioteca comunale entra in carcere

E' questo il risultato di un progetto sostenuto dalla biblioteca comunale Sala Borsa in collaborazione con la Casa circondariale, l'associazione 'Ausilio Cultura', la Coop Adriatica, il Comune e l

di Redazione

Dopo una prima fase di sperimentazione, messa in atto tra giugno e settembre 2006, oggi diventa un servizio continuativo a tutti gli effetti.
Coordinato dalla Sala Borsa, il prestito si avvarra anche del supporto delle biblioteche di quartiere. “Il fatto che il progetto sia diventato un servizio e’ il massimo che potevamo sperare”, ha spiegato in conferenza stampa a Palazzo D’Accursio, la responsabile della biblioteca Sala Borsa Fabrizia Benedetti, parlando di questa iniziativa come di “un atto dovuto” nei confronti dei reclusi nel penitenziario. Un parere che ricalca quello del Garante dei diritti dei detenuti Desi Bruno, che ha osservato come “in questo modo si riconosce ai detenuti una situazione di ordinarieta’ e di quotidianita’, oltre ad offrire un’opportunita’ di vicinanza alla cultura e alla conoscenza di se stessi”.

Un servizio che, ha rimarcato ancora l’avvocato Bruno “va oltre, poiche’ offre una possibilita’ di approfondimento non solo ai condannati in modo definitivo, ma anche a quelli in attesa di giudizio che sono i tre quarti della popolazione carceraria e che non sono sottosposti al trattamento rieducativo”.
Su questa scia il Garante ha anche lanciato un appello alla Provincia di Bologna “affinche’ ci sia uno sviluppo ulteriore di questa iniziativa, attraverso la messa in campo di percorsi di formazione professionale che possano fornire una possibilita’ di sbocco agli ex carcerati” una volta fuori dalla galera.

“Il desiderio di leggere e’ in costante aumento” ha riferito, infine, la vicedirettrice della Dozza, Nicoletta Toscani. Un fenomeno confermato dai dati raccolti grazie ad un questionario distribuito dietro le sbarre. Nel dettaglio, dall’inizio della sperimentazione sono stati distribuiti (dai volontari di ‘Ausilio Cultura’ che hanno il compito di consegnare e ritirare i volumi) 218 libri. Il 35% delle domande e’ giunta dalle donne (soprattutto italiane). Romanzi e poesie sono i generi piu’ richiesti (51%), ma non mancano testi scientifici e saggi di psicologia. Rispetto alla lingua a fare la parte del leone sono stati l’albanese e l’arabo. Dan Brown, John Grisham, Steven King e Jacques Prevert gli autori piu’ gettonati, accanto ai classici arabi e gli autori albanesi piu’ noti come Ismal Kadare’.

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