Sostenibilità

Bologna a tutto gas, ma pulito

Al via due progetti del gruppo Hera per evitare 16.500 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno attraverso lo sviluppo della rete del teleriscaldamento in città e della realizzazione di un impianto presso il depuratore di Corticella che valorizza i fanghi da depurazione per la produzione di biometano. Per un costo complessivo di 45 milioni di euro

di Nicola Varcasia

Raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, con vent’anni in anticipo rispetto alla data fissata dall’Unione europea. È questo l’impegno che il comune di Bologna ha preso nell’ambito del progetto Bologna missione clima, insieme con altri partner del territorio, tra cui il gruppo Hera.
Fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo, spiega la multiutility in una nota, due progetti previsti nell’ambito delle proprie politiche industriali volte alla neutralità climatica, per un investimento complessivo di circa 45 milioni di euro: lo sviluppo della rete del teleriscaldamento, con l’interconnessione dei sistemi già esistenti, e la realizzazione di un impianto Power to gas presso il depuratore a Corticella, che valorizza i fanghi del depuratore e il biogas da essi prodotto per la conversione dell’idrogeno verde in biometano da immettere nella rete di distribuzione cittadina. L’idrogeno verde è prodotto tramite elettrolisi alimentata da energia elettrica rinnovabile e acqua recuperata dal processo di depurazione, mentre il biogas deriva dal processo di digestione anaerobica dei fanghi stessi. Una volta a regime, i due progetti consentiranno una riduzione di circa 16.500 tonnellate di emissioni di Co2. Assieme alle altre iniziative già previste dalla multiutility sul territorio si stima di arrivare a una riduzione annua di 35 mila tonnellate di Co2, pari ai consumi energetici di 10 mila famiglie.

«Sono investimenti fondamentali per la nostra missione climatica: se vogliamo ridurre le emissioni, se vogliamo migliorare la qualità della vita in città, occorrono investimenti perché grazie a questi ridurremo ingenti quantitativi di Co2 – spiega il sindaco di Bologna, Matteo Lepore. I due progetti permetteranno di produrre ossigeno pari a 350 mila alberi, è come se piantassimo 350 mila alberi in città. Di fatto produrremo energia da fonti rinnovabili e avremo la possibilità di alimentare tante abitazioni, in un momento di povertà energetica e contemporaneamente di necessità di contrastare il riscaldamento globale, Bologna si conferma città all'avanguardia».

«La crisi energetica e geopolitica in atto è già, e continuerà ad esserlo, un acceleratore della transizione ecologica, obiettivo non più differibile anche alla luce dei rischi ambientali che il World economic forum identifica tra quelli principali che il mondo dovrà affrontare nei prossimi 10 anni” – afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera -. «Le rinnovabili, l’efficienza energetica e l’economia circolare saranno protagoniste del processo verso la decarbonizzazione del nostro Paese. Si tratta di una sfida in cui ognuno deve fare la sua parte e il gruppo Hera è al fianco delle pubbliche amministrazioni, delle imprese e dei cittadini dei territori serviti per il raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi. I finanziamenti del Pnrr che abbiamo ottenuto permettono di accelerare il nostro piano di investimenti per la carbon neutrality».

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