Non profit

Bologna: 10 anni di Ausilio. Cultura a domicilio

Oltre 500 soci di Coop Adriatica fanno volontariato portando la spesa e libri a casa di anziani e disabili. E, dopo Venezia, l’esperienza si allarga ad altre zone.

di Antonietta Nembri

L?inizio fu la ricerca di una studentessa di sociologia. Un lavoro che scoprì come, nel territorio di S. Lazzero di Savena (Bologna), ci fossero 7mila persone che vivevano con difficoltà l?avanzare degli anni. Per un?azienda che operava proprio su quel territorio e che aveva una storica mission sociale come Coop Adriatica, non poteva essere un dato qualsiasi. Quando si pensa al marchio Coop è infatti quasi naturale immaginare un?impresa di distribuzione. Non sempre è altrettanto immediato pensare che, allo stesso tempo, si tratta di un?organizzazione di consumatori con 5 milioni di soci in tutta Italia. E 660mila sono quelli che fanno riferimento a Coop Adriatica di Bologna, la numero due del sistema, che si estende dall?Emilia al Veneto e dalle Marche all?Abruzzo. E proprio nella primavera del 92, al tempo della ricerca sopra citata, i soci coop di San Lazzaro si interrogarono sui ?nuovi? bisogni degli anziani, spesso soli e malati. Il risultato fu un?iniziativa di solidarietà: ?Ausilio-spesa?, con la quale si pensava ?semplicemente? di consegnare la spesa a domicilio. Bilancio dopo 10 anni Oggi, dopo dieci anni, nei territori in cui è presente Coop Adriatica, sono 520 i volontari, suddivisi in 22 gruppi, che almeno una volta la settimana fanno la spesa per 900 persone: non più solo anziani, ma anche disabili o malati. Roccaforte di questa esperienza è Bologna, dove sono impegnati gran parte dei volontari (ben 344) per la metà pensionati e altrettante donne; qui risiede anche il 70 % degli utenti del servizio. C?è un numero verde per chi vuole far presente il proprio bisogno, ma in genere sono i servizi sociali o le Asl a segnalare le persone che hanno necessità di un aiuto. «Abbiamo un protocollo con le istituzioni», spiega Walter Dondi, direttore delle politiche sociali di Coop Adriatica, «ma non ci fermiamo al solo portare la spesa perché i volontari a volte vanno anche a prendere gli anziani a casa e li accompagnano a fare la spesa: per molti, un modo di uscire» . E dopo il cibo per il corpo, due anni fa, si è pensato al cibo per la mente. Nasce così nel 2000 Ausilio per la cultura (consegna di libri a domicilio,a Bologna e Venezia). Da quell?anno, un vero e proprio boom: gli utenti sono cresciuti del 40% e i volontari del 31. Senza dimenticare che in questi dieci anni ai soci della Coop si sono uniti anche altri volontari: i ragazzi dell?Agesci e i pensionati dell?Auser. «La spinta è venuta da alcuni volontari che erano bibliotecari in pensione», ricorda Dondi, «che proposero di accostare alla spesa i libri». È nata così la collaborazione con il sistema bibliotecario cittadino per il prestito libri. E poiché da cosa nasce cosa, «abbiamo accolto un?idea di alcuni intellettuali e da Ausilio per la cultura sono nate anche occasioni culturali come Bologna ad alta voce e poi Venezia ad alta voce», con poeti e scrittori a leggere libri in stazioni, carceri, ospedali. Solidarietà e impresa «Siamo impegnati nella vendita di prodotti, ma anche a garantirne salubrità e sicurezza, cerchiamo insomma di dare risposte imprenditoriali ai bisogni dei consumatori e tra i nostri valori c?è certamente la solidarietà», spiega Dondi. E per il futuro si punta ad accrescere l?attività di Ausilio, estendendola anche ad altre zone «per far fronte alla domanda crescente che viene dalla popolazione anziana. Noi faremo la nostra parte», conclude Dondi, «ma è fondamentale che anche gli enti pubblici facciano la loro. Siamo complementari, non sostitutivi del Welfare. Il volontariato non può sostituirsi agli obblighi dovuti verso chi ha contribuito per tutta la vita al benessere del Paese».


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