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Bollette salate, contestare si pu

Come difendersi dagli errori sui costi del telefono

di Donata Monti

A dispetto delle riduzioni delle bollette di cui si parla tanto in questi giorni, ho invece ricevuto una bolletta telefonica ?salata?, essendomi stati addebitati un numero di scatti elevato e, francamente, mai effettuati. Temo, però, di trovarmi di fronte a un muro di gomma, a una serie di difficoltà insormontabili per dimostrare tutto questo e avere un giusto risarcimento. Cosa fare?

Alessandro C., Bologna

Risponde Donata Monti Caro Alessandro, non solo lei, ma tutti coloro che hanno problemi con il telefono (bolletta con numero di scatti elevati, mancati allacci e traslochi o riparazioni, cambi di numero, errori in elenco, ecc.) possono contestare ufficialmente tali disservizi alla Telecom, tramite la procedura di conciliazione e arbitrato. La prima cosa da fare all?arrivo di una bolletta con importo superiore alla media abituale è quella di indirizzare una raccomandata A.r., oppure trasmettere un fax, alla filiale Telecom di appartenenza, contestando il numero elevato di scatti addebitato e richiedendo una prima verifica tecnica sulla propria linea. La Telecom, nel giro di pochi giorni, dovrebbe risponderle (tramite raccomandata), confermando nel 90/% dei casi l?addebito. Da quel momento lei ha ulteriori dieci giorni di tempo per chiamare il servizio 177 (sportello regionale Telecom), fornire gli estremi della lettera ricevuta dalla filiale, ed esigere un?ulteriore verifica tecnica sulla propria linea. La risposta del 177 (telefonica) dovrebbe giungere entro 48 ore dalla prima chiamata. Se l?operatore le conferma che non c?è alcuna anomalia sulla linea, lei può recarsi presso uno degli uffici di Telecom o delle associazioni dei consumatori. Lì troverà il modulo relativo alla domanda di conciliazione che, debitamente compilato, sarà trasmesso all?ufficio di conciliazione. Se risponde ai requisiti necessari, il reclamo sarà esaminato dalla Commissione di conciliazione. La conciliazione, assolutamente gratuita, è un modo per cercare una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Se la Commissione di conciliazione non trova un accordo per il suo caso, lei ha altri 30 giorni di tempo per fare domanda di arbitrato, rinunciando alle normali vie giudiziarie. Negli stessi uffici dove sono disponibili i moduli di conciliazione troverà anche il modulo di arbitrato, che andrà spedito allo stesso indirizzo utilizzato per la conciliazione. Se risponde ai requisiti, il suo caso verrà esaminato da un arbitro (sarà presente anche l?utente che redigerà una memoria scritta), scelto di comune accordo da Telecom Italia e dalle associazioni dei consumatori, che emetterà un giudizio definitivo e vincolante. Il costo della procedura (al massimo 350.000) è totalmente a carico della parte che perde.

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