Mondo
Bolivia, si avvicina la guerra civile?
A la Paz si vivono momenti di angoscia. Stasera scade l'ultimatum al governo dei cocaleros
di Redazione
“Se le nostre istanze, fra cui l’interruzione dello sradicamento delle coltivazioni di coca, il presidente Sanchez de Lozada e il suo vice Carlos Mesa se ne dovranno andare per dimostrata incapacità, attentato al popolo e alto tradimento della patria”. Con queste parole il leader del sindacato dei raccoglitori della foglia di coca Evo Morales ha dato l’ultimatum al governo di La Paz “perchè risolva la crisi sociel del Paese”. L’ultimatum scade questa notte alle 24.
Sanchez de Lozada, dal canto suo, ha dichiarato di non avere la minima intenzione di accogliere le richieste dei campesinos del Chapare (la zona di coltivazione della coca), che non rinuncerà al mandato e non si inchinerà davanti a nessuno eccetto Dio.
In questo clima surruscaldato, quasi da guerra civile sottolineano alcuni analisti, continua il blocco delle maggiori strade boliviane da parte dei manifestanti. La protesta giunta all’ottavo giorno ha già prodotto sette morti nei diversi scontri avvenuti fra Polizia, l’esercito e la popolazione.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.