Welfare

Bolivia, Morales caccia dal paese la multinazionale francese dell’acqua

Da ieri la Aguas de Illimani S.A, filiale della Lyonnaise de Eaux, non potrà più operare nel paese andino. La decisione fa parte del piano del Presidente boliviano di nazionalizzare le risorse natural

di Daniele Biella

Ora è ufficiale. L’impresa Aguas del Illimani S.A. (Aisa), filiale della francese Lyonnaise des Aux, dovrà andarsene dalla Bolivia e lasciare l’accesso e la distribuzione delle acque del paese nelle mani dello Stato. Lo ha dichiarato ieri il primo cittadino boliviano Evo Morales, che ha reso pubblica la rescissione del contratto dell’Aisa nell’altopiano El Alto e nella stessa capitale la Paz. D’ora in poi il controllo delle falde acquifere lo avrà la Empresa publica social de agua y saneamiento (Espas).

“E’ grazie alla lotta del popolo boliviano e alle numerose forze sociali che si è giunti a questo risultato”, ha detto Morales, anticipando che anche in altri settori, come quello elettrico, la nazionalizzazione è vicina.

La Aisa, così come la maggiorparte delle multinazionali operanti nel paese andino, era accusata da varie organizzazioni per i diritti civili di gonfiare a dismisura le tariffe per il servizio prestato, peggiorando in tal modo le gà precarie condizioni di vita di milioni di boliviani.

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